Ex Gkn, incontro al ministero, Borgomeo: “Avanti con la liquidazione della fabbrica”
Domani si tiene la nuova mobilitazione del Collettivo di fabbrica
Si è tenuto ieri al ministero del Mady in Italy un nuovo incontro sulla vertenza che riguarda i lavoratori dell’ex Gkn (ora Qf) da 5 mesi senza stipendio.
Ex Gkn, incontro al ministero, Borgomeo
Il proprietario dello stabilimento Francesco Borgomeo è apparso risoluto ritenendo che si debba andare avanti con la liquidazione della fabbrica, senza indugio.
L’incontro si è svolto alla presenza di pochi interlocutori in vista della nuova convocazione del tavolo istituzionale che si terrà il prossimo 2 marzo.
“Avanti con la liquidazione della fabbrica”
Borgomeo ha poi confermato la messa a disposizione dell’azienda alla Regione Toscana per trovare nuovi investitori ma ha ritenuto che la liquidazione rappresenti una scelta obbligativa per non far fallire l’azienda e tutelare gli stessi lavoratori.
“Il Governo – ha affermato nei giorni scorsi Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per lavoro e crisi aziendali - ha deciso di sostenere l’azione di scouting che, come ricordato dallo stesso presidente della Regione Toscana, continua ad essere la scelta consapevole e determinata della Regione per dare un futuro a decine di famiglie.
Il Governo – ha aggiunto - ha deciso di sostenere anche la richiesta di procedura di ritiro della liquidazione mettendo a disposizione il Fondo del credito per le cooperative e il Fondo di salvaguardia di Invitalia. Insieme abbiamo richiesto l’immediato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori”.
Nei giorni scorsi, ancora, la sottosegretaria Fausta Bergamotto ha chiesto, insieme alla Regione, il ritiro della procedura di liquidazione ed il tavolo, come detto, è stato riconvocato per il prossimo 2 marzo
A Roma la proiezione del documentario sull’ex Gkn
Dopo l'anteprima al Festival di Popoli di Firenze, dove ha mietuto unanimi consensi di pubblico e critica, arriva nella Capitale la storia che vuol far conoscere nei dettagli, una triste vicenda, quella dell'imponente Collettivo di Fabbrica che il 9 luglio 2021 ha visto, senza nessun preavviso, chiudere la fabbrica dove gli operai lavoravano da anni, trovandosi improvvisamente per strada e che ha smobilitato centinaia di dipendenti per combattere una causa morale divenuta anche una questione di sopravvivenza.
A filmarla in tempo reale, ad appena due settimane dall'evento, un padre e un figlio, Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, il cui diverso sguardo generazionale è confluito sincronicamente sull'esigenza di documentare lucidamente, passo passo, questa lotta operaia.
"Non era la prima volta che entravamo in una fabbrica per documentare la contestazione dei lavoratori e delle lavoratrici vittime di licenziamenti - affermano i Gori - ma già dalla prima intervista con Dario Salvetti (operaio e delegato Rsu) abbiamo capito che la lucidità e l'organizzazione del Collettivo di Fabbrica GKN, nonché la capacità di analisi dei lavoratori della loro situazione e del contesto economico e politico che l'aveva generata, erano non comuni. Anzi, erano decisamente straordinarie.
Così abbiamo iniziato a documentare cosa stesse accadendo dentro (e attorno) lo storico stabilimento ex-Fiat di Campi Bisenzio."
La prima romana si terrà il 2 marzo alle 21.30 presso il C.s.o.a Prenestino.
La mobilitazione del Collettivo
Nell’attesa degli ulteriori sviluppi il collettivo di fabbrica non sta certo a guardare ed è stata già convocata una nuova assemblea di supporto alla vertenza per giovedì 2 marzo alle 20.30 presso il presidio permanente a Campi Bisenzio.
“Abbiamo resistito 20 mesi – hanno detto dal Collettivo - per piegarci si scatena oggi contro di noi un livello allucinante di violenza: quella dell'incertezza, della calunnia, dell'assedio e di 5 mesi senza stipendio.
Una cosa è chiara: se sconfiggiamo la tattica del logoramento, se riusciamo a tenere aperta la fabbrica, siamo anche nelle condizioni di determinare chi, cosa e come produrre. Costituiamo un esempio di politica industriale, sociale, con pochi precedenti. Non c'è via di mezzo tra perdere tutto e vincere contribuendo a cambiare tutto”.