E' sestese l'artigiana che collabora con i Musei Vaticani

Alla scoperta del laboratorio “Ars Martos” gestito da Lisa Mancinelli, figlia d’arte del compianto ceramista e scultore Emilio Mancinelli.

L'articolo uscito su Bisenziosette del 22 ottobre.

E' sestese l'artigiana che collabora con i Musei Vaticani

«Ciò che noi realizziamo è un prodotto unico nel suo genere, vanto della migliore tradizione artigiana fiorentina».

Sono state queste le prime parole di Lisa Mancinelli, 50 anni, artigiana d’arte, titolare del laboratorio Ars Martos di via Garibaldi a Sesto Fiorentino. Dal 1964 il laboratorio, nato in via Bernini, realizza riproduzioni d’arte in affresco secondo la più antica arte fiorentina e del “Made In Italy”, tramandando la lavorazione di generazione in generazione e vantando innumerevoli tentativi di imitazione.

«Il lavoro - ha spiegato Mancinelli - consiste nel trasferire esclusivamente il colore di una stampa (con la possibilità di scegliere qualsiasi soggetto in diverse dimensioni) su una base di intonaco che in seguito verrà posta su un supporto di legno dorato a foglia oro, argentato oppure scuro. Ogni prodotto è realizzato interamente a mano, senza l’ausilio di nessun macchinario. Ad inventare questa tecnica, unica al mondo - ha aggiunto - è stata mia mamma Lora Sardelli, che oggi ha 86 anni e continua a venire in bottega per seguire ogni passaggio delle mie lavorazioni».

Si tratta dell’unica tecnica di riproduzione in affresco. Una lavorazione complessa con circa 15 passaggi diversi e molte fasi da seguire in modo preciso dove l’unico strumento del mestiere è un coltellino. Nel laboratorio, avviato dalla madre decoratrice, insieme al marito Emilio Mancinelli, noto ed apprezzato scultore e storico insegnante dell’Istituto d’Arte, Lisa è subentrata solo 7 anni fa rimettendo in discussione tutta la sua vita.

«E’ vero - ha raccontato a BisenzioSette - pur essendo nata e cresciuta in mezzo all’arte, dopo gli studi e la laurea in statistica ho lavorato per circa dieci anni in un ufficio di analisi dati e solo quando mia mamma ha espresso il desiderio di andare in pensione ho scelto di licenziarmi e seguire le orme di famiglia affinchè il laboratorio non chiudesse i battenti. Da allora si può dire che ho costantemente le mani nell’intonaco fresco, sempre pronta a creare e realizzare nuove opere».

Dopo due anni di affiancamento insieme alla madre, ora Lisa gestisce il laboratorio in piena autonomia, sempre sotto l’occhio vigile di Lora. Soprattutto negli ultimi mesi ha lanciato nuovi sbocchi di vendita.

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Tutto è nato davvero per caso: «Circa 30 anni fa - ha raccontato la madre Lora - stavo vivendo un periodo di difficoltà nell’arte e così con due valigie cariche di opere e prodotti mi recai in treno a Roma con l’intento di trovare qualche nuovo sbocco lavorativo. Arrivata in stazione mi misi a piangere ma poi decisi di non perdermi d’animo e mi recai ai Musei Vaticani».

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L'articolo completo su Bisenziosette n.40 del 22 ottobre 2021.