Caffè a costo più alto, interviene la Confcommercio
“I bar hanno ripreso l’attività, con approccio direi quasi “eroico” e spirito di servizio per la collettività".
Il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni interviene in merito alla questione del prezzo del caffè sollevata da Codacons.
Caffè a costo più alto, interviene la Confcommercio
“I bar che hanno ripreso l’attività, con approccio direi quasi “eroico” e spirito di servizio per la collettività, più che per la ricerca di un business che non c’è ancora e corriamo il rischio non ci sia per chissà quanto tempo, devono tenere aperte le loro attività con costi maggiori di prima e incassi decimati. Per quanto tempo riusciranno ad offrire un servizio straordinario come il loro per un euro o poco più a tazzina? Il prezzo del caffè dal dopoguerra in poi è sempre andato di pari passo, fino a pochi anni fa, con quello, per esempio, dei quotidiani. Che oggi costano 1,60. Forse ci vuole un ripensamento di tutta questa impostazione o il meccanismo rischia di saltare. Ognuno è libero di praticare le politiche dei prezzi che crede, ma io un buon caffè non mi scandalizzo di pagarlo 1,50 € o anche più. E ognuno è libero di scegliere il prodotto in base alla sua qualità, al servizio, alla location, ai propri gusti. Forse serve più comprensione per le dinamiche aziendali e i loro equilibri, piuttosto che denunce sensazionalistiche...”