CRONACA

Aumentano gasolio e benzina, il distributore più conveniente rimane Conad di Maliseti

Il costo del carburante? Non solo ha fatto registrare un incremento tale da vanificare la diminuzione concretizzatasi lo scorso inverno, ma attualmente ha addirittura superato i livelli del pre-covid19.

Aumentano gasolio e benzina, il distributore più conveniente rimane Conad di Maliseti
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Il costo del carburante? Non solo ha fatto registrare un incremento tale da vanificare la diminuzione concretizzatasi lo scorso inverno, ma attualmente ha addirittura superato i livelli del pre-covid19. Ed è stato omogeneo: ha riguardato benzina, diesel e gpl. L’Osservaprezzi Carburanti del Ministero dello Sviluppo economico con ha dubbi: è di nuovo “caro-benzina”, a Prato. E l’aumento rispetto allo scorso marzo è in media del 5%.

La situazione

E’ il punto della situazione per quanto riguarda il capoluogo, riprendendo ed aggiornando un’inchiesta che Bisenziosette aveva già effettuato nel gennaio 2020 (poco prima dello scoppio della pandemia) e lo scorso marzo. Siamo quindi partiti dai valori riscontrati nei due casi precedenti, confrontandoli con quelli attuali.

E le sorprese non sono mancante, partendo dal “segno” più generale. Partendo da benzina e gasolio: sei mesi fa, l’impianto più conveniente risultava essere la Conad di Maliseti, che vedeva la super senza piombo a 1,478 euro al litro e il diesel a 1,418, quando poco più di un anno prima si attestavano rispettivamente a 1,512 e 1,419. Ebbene, se da un lato ha mantenuto il primato della convenienza, dall’altro il prezzo è schizzato: 1,597 benzina, 1,427 diesel. E lo stesso è accaduto alla Beyfin, che nella precedente indagine occupava il secondo gradino del “podio della convenienza”. Adesso è scivolata al quarto posto, con la benzina salita da 1,489 euro al litro all’1,609 attuali (“contro” l’1,543 del 2020) e il gasolio da 1,359 euro per litro all’1,429 odierno (più dell’1,423 di quasi due anni fa). Oggi ad occupare i due restanti gradini ci sono in ordine decrescente la Q8 di viale Nam Dihn (a 1,609 per super e 1,429 per diesel) e la Cem di viale Fratelli Cervi (rispettivamente a 1,609 e 1,439).

Appare evidente ad ogni modo come anche in questi due ultimi casi si tratti di numeri al di sopra dei precedenti. E se prendessimo come parametro il costo del gpl? Avremmo nuovamente in prima posizione la Conad di via di Maliseti, ma con un costo maggiorato. Occorre premettere che questa tipologia di carburante si era segnalata per un dato in controtendenza, visto che fare il pieno prima del marzo 2020 era più conveniente del medesimo periodo del 2021. Ma anche il gpl si è “uniformato” al trend oggi imperante: alla Conad viene segnalato a 0,655 euro al litro, ma i prezzi precedenti si fermavano rispettivamente a 0,579 e 0,549. Discorso simile per il distributore Beyfin sopracitato, che ritroviamo in seconda piazza. Ma più costoso: da 0,577 euro a 0,579, per crescere ancora sino allo 0,650 attuale.

Chiude la “top three” la Esso di viale da Vinci, che arriva a 0,687 per litro. Appare quindi evidente come l’allentamento delle restrizioni anti-contagio e il nuovo via libera alla mobilità (al tempo dell’ultima inchiesta il sistema delle “zone” era utilizzato a pieno regime, ndr) abbia propiziato la nuova impennata. E se da un lato ciò dà nuovamente (ormai da tempo) il via libera pieno agli spostamenti e a qualunque orario (come non ricordare il coprifuoco) dall’altra si tradurrà inevitabilmente in una maggior incidenza sul bilancio dei cittadini. Specialmente su quella parte della popolazione che ha risentito maggiormente dei risvolti economici della pandemia. ”Spendi spandi, spandi spendi effendi” cantava un irriverente Rino Gaetano, ironizzando sulla crisi petrolifera del 1973. Ma a prescindere dalla ciclicità del fenomeno, spendere di maggiormente per il pieno arrivati a questo punto non è ormai più una scelta. Ma una semplice dato di fatto.

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