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Tiziano Effe: «La musica mi ha salvato la vita»

Oggi Tiziano ha 41 anni, una vita complicata alle spalle, tante paure ancora da vincere ma tanta voglia di conquistare il mondo.

Tiziano Effe: «La musica mi ha salvato la vita»
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«La musica mi ha salvato la vita». Tiziano Florulli, in arte Tiziano Effe, non usa mezzi termini per raccontare la sua passione per la musica e la nascita, negli scorsi mesi, di un progetto musicale che ha già saputo conquistare grande successo. Oggi Tiziano ha 41 anni, una vita complicata alle spalle, tante paure ancora da vincere ma tanta voglia di conquistare il mondo. «Fin da ragazzo la musica ha sempre contraddistinto la mia vita – ha spiegato a Bisenziosette - ed ancora oggi spesso la sera mi ritrovo da solo con le cuffie ad ascoltare brani musicali, un modo per evadere dai pensieri dalla quotidianità e volare con la fantasia. Già in passato avevo scritto alcuni brani ed interpretato qualche canzone ma non mi ero mai ritenuto soddisfatto». Poi la svolta. Dopo la morte del padre, Tiziano sente il bisogno di liberarsi da quel dolore che batte forte nel petto ed inizia a scrivere, parole dopo parole, un modo per gridare tutto il suo disagio e per riscoprirsi un uomo capace di lottare e riassaporare come spesso sia sufficiente una sola carezza per restare a galla. Un profluvio di versi poetici scritti di getto che hanno generato un testo ricco di sentimento, capace di commuovere chiunque l’ascolti.

«Il brano “tra terra e cielo” – ha spiegato Tiziano – è dedicato a chi è scomparso e a chi non c’è più. Una canzone che spero sia capace di toccare le corde dell’anima e che può essere dedicata a chiunque si sia voluto bene. D’altronde – ha osservato – come si fa a trovare un senso alla morte di un genitore? Come si fa a non perdersi? Oggi mio padre mi ha regalato l’ultima sua magia – ha aggiunto Tiziano – consentendomi di scrivere il testo della canzone con la quale ho cercato di esprimere l’infinito amore che provo per lui». Il progetto è stato realizzato in modo professionale grazie all’aiuto di tante persone: Giulio Iozzi che ha curato, arrangiato e mixato il pezzo, Carlos Tamanini, videomaker che ha curato la regia del video ed il fonico Andrea Brodi. «Un ringraziamento – ha aggiunto Tiziano – vogliono esprimerlo anche al titolare del negozio Maison Douglas di via Santo Stefano, per aver curato la mia immagine per realizzare il video e per avermi fornito gli abiti che ho poi indossato durante le riprese. «Per girare il video della canzone - ha spiegato ancora – abbiamo scelto un luogo significativo, il teatro del silenzio di Lajatico dove ogni anno si esibisce Andrea Bocelli».

Una scenario naturale che lascia senza fiato e che unito alla voce di Tiziano ha prodotto l’incanto di far vivere un’esperienza irripetibile. Dal momento dell’uscita del video il successo è stato immediato: su Youtube sono già state registrate 18.330 visualizzazioni in pochi giorni. «Tutto questo mi ha profondamente colpito – ha spiegato – a Campi mi hanno fermato tante persone dicendomi di aver ascolto il brano e di esserci commossi, anche tanti bambini ne sono rimasti estuasti, tutti i compagni di mia figlia l’ascoltano più volte al giorno. Un fatto che mi emoziona e mi riempie di gioia». Ora sono tanti i progetti futuri: «Per il momento – ha aggiunto – mi piacerebbe trovare un’occasione per esibirmi dal vivo a Campi Bisenzio, magari durante il cartellone degli eventi della Meglio Genia, così da potermi misurare con un live e verificare quali emozioni può suscitare il brano».

Tiziano non vuole però fermarsi qui e spera di riuscire a scrivere altre nuove canzoni per arricchire la sua produzione musicale appena avviata. «Certo – ha ammesso – non ho oggi l’età ne le risorse economiche necessarie per trasformare questa passione in lavoro, ma fin quando la musica mi aiuterà a trovare un senso alle mie giornate ed alla mia vita, non ho alcuna intenzione di smettere. Insomma, non solo la musica mi ha salvato la vita, ma contribuisce a salvarmela ancora, tutti i giorni.  È di una di quelle cose che ti porti dietro perché non puoi farne a meno. Una dolce dipendenza, di idee, sogni, aspirazioni». In tutti questi anni Tiziano non ha mia studiato musica: «La musica è qualcosa che mi viene da dentro – ha spiegato – rappresenta il mio essere, il mio modo per evadere dalle mie paure e dalle mie paranoie. La musica è capace di assolvermi da tutti i dolori, anche da quelli più atroci come la perdita di un padre». Oggi Tiziano ha tanti sogni nel cassetto e non sa se e quanti potrà davvero esaudirli nei prossimi mesi, ma è pronto ad affrontare il futuro con maggior forza. Con una rinnovata positività che forse non respirava da tanto tempo. «Sarà un’illusione oppure una follia – ha concluso – ma io sento mio padre sempre vicino a me e questo mi basta per dirmi di essere ancora un uomo felice».

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