Maggio Fiorentino: arriva la salvezza, ma si cambia

Cambia anche l'offerta culturale che passerà dalla musica rock, pop e musical

Maggio Fiorentino: arriva la salvezza, ma si cambia
Pubblicato:

Un piano di rilancio per il Maggio Fiorentino. E' questo il punto fermo dell'incontro tra il sindaco Dario Nardella, il Governatore toscano, Eugenio Giani e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L'obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali e aprire il Maggio Fiorentino a nuove progettualità che valorizzino il Teatro e ne aumentino l’offerta culturale.

Tradotto in investimenti, significa che il Governo dovrà mettere in campo 2milioni e 100mila euro. Mentre un altro milione e 100mila euro arriverà da tutti gli altri soci del Maggio (Regione, Comune di Fireze, Città metropolitana, Fondazione Cr e Intesa San Paolo.

Cambia anche l'offerta culturale che passerà dalla musica rock, pop e musical. Si aggiungerà il Festival Musart così come gli eventi di Pitti Immagine. Non mancheranno nemmeno le iniziative per i turisti.

Un lavoro di squadra

“L’incontro al Collegio Romano per il piano di rilancio del Teatro del Maggio ha avuto un esito positivo che permetterà al Teatro di costruire una nuova fase per questa salvaguardando i posti di lavoro”. Così, in una dichiarazione congiunta, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo l’incontro con il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, sulla situazione del teatro fiorentino.

“Diamo atto al ministro Sangiuliano – proseguono - di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un’intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro e di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio usando al massimo le potenzialità offerte dalla nuova struttura, anche nell’interesse dell’area metropolitana e della Toscana.

Non si tratta del solito intervento di salvataggio perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell’ente. Ora – concludono - finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”.

La fondazione lirico-sinfonica è stata commissariata nel mese di marzo per ridarle un equilibrio finanziario e amministrativo. Al centro dell'incontro la situazione dei 300 lavoratori a rischio cassa integrazione e la questione dell’appianamento dei debiti.

Seguici sui nostri canali