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Capitale della Cultura 2026: per la Toscana in corsa l'Unione dei Comuni Valdichiana Senese

Il progetto intitolato "Valdichiana 2026, seme d’Italia", è stato presentato con un’opera di videoarte commissionata a Giuseppe Ragazzini

Capitale della Cultura 2026: per la Toscana in corsa l'Unione dei Comuni Valdichiana Senese
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Dieci città finaliste aspirano a diventare Capitale della Cultura 2026, dopo la selezione effettuata dal Ministero della Cultura. Per la Toscana, a contendersi il titolo vi è lì l'Unione dei comuni Valdichiana Senese, formata dai comuni della provincia di Siena di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Pienza e Trequanda.

Capitale della Cultura 2026: audizioni e proclamazione

La giuria per la selezione, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. Lunedì 4 e martedì 5 marzo 2024 si sono svolte le audizioni pubbliche che hanno permesso alle città candidate di illustrare i loro progetti.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

I sindaci dei dieci comuni dell'Unione Valdichiana Senese

"Valdichiana 2026, seme d’Italia"

La Toscana, come detto, sarà rappresentata dall'Unione dei comuni Valdichiana Senese la quale partecipa con una delegazione che testimonia l’ampio coinvolgimento del territorio e delle istituzioni: oltre ai dieci sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, saranno presenti il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, il presidente della Provincia di Siena David Bussagli, i componenti del comitato scientifico di candidatura, cui si aggiungono rappresentanze di scuole, organizzazioni culturali e imprese che hanno contribuito alla candidatura.

Per introdurre l’esposizione del progetto intitolato Valdichiana 2026, seme d’Italia, è stata presentata un’opera di videoarte commissionata a Giuseppe Ragazzini, artista ed esperto di nuove tecnologie, originario di Sarteano e poi affermatosi nella prospettiva nazionale: oltre ad aver collaborato con Philippe Daverio, Vinicio Capossela, Ornella Vanoni, Roberto Saviano, Avion Travel, ha esibito una sua creazione per la New York Philharmonic Orchestra di fronte a Martin Scorsese e Woody Allen.

È proprio Giuseppe Ragazzini a commentare questo nuovo lavoro originale: “Sono molto orgoglioso dell’opera perché è sempre molto forte il mio legame con la Valdichiana dove sono nato artisticamente grazie a manifestazioni prestigiose. È stato impegnativo - prosegue Ragazzini - raccontare la complessità dell’area con la tecnica della metamorfosi che è un’improvvisazione, un flusso creativo, attraverso la trasformazione di immagini. Sono molto soddisfatto del prodotto che ha dei momenti poetici, grazie anche alla qualità delle musiche composte appositamente per questa occasione.”

La colonna sonora è infatti firmata ed eseguita da Alessandro Cristofori e Diego Perugini, altro binomio artistico di Sarteano che ha già ottenuto la notorietà musicando spot per la tv premiati nel mondo, così come la recente e chiacchieratissima trilogia pubblicitaria per un noto supermercato.

Agnese Carletti, presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, e Filippo Del Corno, direttore di candidatura, guidano la missione decisiva per una sfida ambiziosa che ha già ottenuto due risultati rilevanti: si tratta infatti della prima Unione di Comuni ammessa alla selezione conclusiva e dell’unica candidatura toscana finalista.

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La Valdichiana Senese

Visitare la Valdichiana Senese significa entrare a contatto con numerose sensazioni e vibrazioni: da quelle della storia che sfuma nella leggenda e nel mistero etrusco, a quelle del piacere che si fa benessere (nelle acque di Chianciano Terme, di Montepulciano o di San Casciano dei Bagni) e goloso godimento (coi grandi vini di Montepulciano, le suggestioni gastronomiche di Sinalunga o l’olio extravergine di Trequanda), fino al paesaggio e alle architetture (di Sarteano, di Torrita di Siena o dell’aristocratica ruralità di Cetona).

La magia di questa terra è dovuta al fatto che qui più che altrove è sopravvissuto lo spirito etrusco. La Val di Chiana in tutta la sua estensione tocca infatti tutti i centri maggiormente vitali dell’antica cultura. Cultura ancor viva non solo nei numerosi centri termali, conosciuti e apprezzati già ai tempi degli Etruschi e che fanno oggi della Val di Chiana Senese il paradiso del benessere. Oggi tutto questo si traduce in ospitalità di altissimo livello e nelle occasioni d’incontro con un artigianato che perpetua antiche sapienze: ecco le qualità della Val di Chiana Senese, radici che si sostanziano in una vivibilità straordinaria.

Le dieci città partecipanti

Assieme all'Unione dei Comuni della Valdichiana Senese si giocheranno il titolo di Capitale della Cultura 2026 altre 9 città italiane. L'elenco completo è sul nostro portale nazionale NewsPrima:

Capitale della cultura 2026: le dieci città candidate e i progetti in gara

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