Al via a Firenze le riprese del Cortometraggio “Vecchio mondo”, dedicato al tema sociale del conflitto generazionale in epoca di Covid-19
Un'altra importante collaborazione tra il direttore della Scuola di Cinema Immagina, Giuseppe Ferlito, e l'amatissimo attore de “Il paradiso delle signore” Roberto Farnesi.
A partire dal 23 maggio fino al 15 giugno Roberto Farnesi, Enrica Pintore e Sergio Forconi gireranno le scene sotto la direzione del regista Giuseppe Ferlito, con la collaborazione della Scuola di Cinema Immagina di Firenze.
Al via a Firenze le riprese di “Vecchio mondo”
LE FOTO DEL SET:
Sergio Forconi
Roberto Farnesi e Giuseppe Ferlito
Roberto Farnesi durante le riprese
Un'altra importante collaborazione tra il direttore della Scuola di Cinema Immagina, Giuseppe Ferlito, e l'amatissimo attore de “Il paradiso delle signore” Roberto Farnesi, che insieme realizzeranno un nuovo cortometraggio, con l'aiuto prezioso degli studenti della Scuola di Cinema che lavoreranno al fianco di Ferlito per la messa a punto del prodotto finale.
“In questo nuovo lavoro insieme -commenta Giuseppe Ferlito- affronteremo la questione della pandemia da un punto di vista inedito, controcorrente, attraverso la tematica sociale del conflitto inter generazione ‘giovani-anziani’, che la tempesta da Covid-19 ha acuito. In particolare indagherò il declino della nostra società in questo periodo segnato dal virus, nel quale alcuni giovani, stanchi delle restrizioni, finiscono per affibbiare la responsabilità dei loro ‘sacrifici’ ai vecchi, colpevoli secondo loro di scelte scellerate negli anni ’60, che avrebbero portato alla distruzione dell’ecosistema. Roberto Farnesi, Enrica Pintore e Sergio Forconi, particolarmente sensibibli alla tematica sociale trattata nel corto, vi reciteranno gratuitamente”.
Come nasce l'idea
L'idea di “Vecchio mondo” nasce proprio da Roberto Farnesi, che la propone a Ferlito perchè si occupi di realizzarne la sceneggiatura e la regia.
"È stimolante lavorare col regista Giuseppe Ferlito -commenta Farnesi-, che è stato il mio mentore. Con lui ho fatto il mio primo film da protagonista insieme a Monica Guerritorre. Ora ci ritroveremo sul set in cui ho coinvolto anche Enrica Pintore: quando gliene parlai era impegnata a girare il ‘Paradiso delle Signore’; ne rimase entusiasta e anche lei ha deciso di prendervi parte gratuitamente. Il mio ruolo nel corto sarà quello di uno speaker radiofonico che racconta in diretta la protesta di alcuni teenager che rinfacciano ai nonni “Ci avete rubato il futuro, ci avete consegnato un mondo inquinato, devastato, col buco nell’ozono e il surriscaldamento globale, con la crisi occupazionale, dove lavoro, progetti e pensione sono un miraggio. E ora, per proteggervi, dobbiamo privarci della libertà di uscire, di vederci, di andare a scuola”. Insomma, un punto di vista che abbiamo deciso di affrontare perché esiste ed è, purtroppo, sfociato in alcuni episodi di violenza inaccettabili e inconcepibili contro i nonni e i più fragili".
Conflitto generazionale
Un ruolo determinante -come sempre accade nei lavori di Giuseppe Ferlito- lo avranno proprio i giovani: agli studenti della Scuola di Cinema Immagina spetterà infatti il compito di formare la troupe e, nel caso degli allievi di recitazione, quello di comprimari e figuranti speciali.
"Una volta ultimate le riprese -spiega Ferlito- il cortometraggio “Vecchio mondo” verrà distribuito nel circuito di Amazon Prime, dove già sono disponibili alcuni miei lavori realizzati con il contributo dei ragazzi della Scuola di Cinema. Tra questi il mediometraggio “Greg” (che sta avendo un grande successo di pubblico), sempre a scopo sociale, perché liberamente ispirato alla storia di Gregory Summers, un condannato a morte del Texas al quale fu respinta la richiesta di grazia e finì nel braccio della morte nel 2006. Il bello del cinema -conclude il regista- è che è in grado di smuovere le coscienze, incidere in profondità. Per questo mi piacciono i temi sociali, che possiedono una valenza sociologica e antropologica. Al centro delle mie storie c’è sempre l’uomo, inserito però nella società che diventa elemento narrativo, il coro, il contesto in cui muovono i personaggi. E da dove emergono contraddizioni e valori".