in tribunale

Violenze sessuali sulle pazienti: chiesti 8 anni per il radiologo pratese

A settembre la sentenza

Violenze sessuali sulle pazienti: chiesti 8 anni per il radiologo pratese
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La procura ha chiesto 8 anni e un mese per  il radiologo di 63 anni, originario di Pisa ma che lavorava in studi privati e convenzionati con l’Asl a Prato e Poggio a Caiano, accusato di aver molestato sessualmente una trentina di pazienti durante le visite per fare le ecografie.

Violenze sessuali sulle pazienti: chiesti 8 anni per il radiologo pratese

La sentenza arriverà a settembre, ma intanto la procura ha chiesto una condanna pesante per il medico pratese.

Il processo era iniziato il 14 gennaio del 2019.

Il radiologo che esercitava in uno studio di Prato e di Poggio a Caiano, è stato accusato a fine 2015 da una delle sue vittime e, in seguito alle indagini svolte dalla procura di Prato, altre 28 donne hanno confermato di essere state molestate dall’uomo. Il radiologo non metteva in atto lo stesso modus operandi nei confronti delle sue pazienti come si deduce dalle loro testimonianze. Alcune hanno parlato di rapporti consenzienti, altre di tentate o vere e proprie violenze sessuali, altre ancora di situazioni “strane” in cui, per esempio, il radiologo era passato da un esame addominale esteso a dei veri e propri esami trans vaginali senza l’uso dei guanti.
Accuse pesanti per le quali il radiologo è stato sospeso per sei mesi dalla sua attività che adesso ha ripreso (in studi di Pistoia) in attesa della conclusione del processo.

L’udienza è stata rinviata a metà settembre per le repliche.

La testimonianza

«A settembre del 2015 andai dalla mia dottoressa per farmi segnare un controllo. Avevo già avuto un fibroma all’inguine e, avvertendo gli stessi sintomi, pensavo che mi fosse tornato. Inizialmente la mia dottoressa mi ha segnato esami del sangue e una ecografia».

«Appena sono entrata nella stanza mi ha accolto amichevolmente, chiedendomi da dove venivo. Appena gli ho spiegato delle mie origini marocchine mi ha detto “Siete delle belle donne, dentro e fuori, sempre ben curate”. Poi mi ha chiesto l’origine del mio nome, mi ha fatto accomodare e mi ha chiesto i motivi per cui ero nel suo studio».

«Ha iniziato a farmi pesanti apprezzamenti sul mio corpo dicendo “Hai una certa età ma un corpo da ragazzina”. Io in quel momento ero molto a disagio e ho pensato solo che in quel posto non ci sarei tornata più. Ha visto che ero tesa e ha detto: “Ho io un modo per farti rilassare” ed è stato così che ha iniziato a massaggiarmi le gambe al di sotto del ginocchio».

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