operazione certosina

Venduti all'asta quasi 9milioni di metri di tessuto, era frutto di contrabbando. Allo Stato 4 milioni di euro

La merce è stata sequestrata nel corso di indagini della Guardia di finanza di Prato

Venduti all'asta quasi 9milioni di metri di tessuto, era frutto di contrabbando. Allo Stato 4 milioni di euro
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Sequestrati un anno fa ai fini della confisca, ora venduti a un'asta giudiziaria per 4 milioni di euro versati poi al Fondo unico giustizia.

Si tratta di 8,7 milioni di metri lineari di tessuto di contrabbando, destinato a ditte di confezioni di abbigliamento cinesi a Prato. Per evadere le imposte la finanza a intercettato un giro d'affari che si estendeva tra Italia, Ungheria e Germania.

Le indagini svolte dalle fiamme gialle - sotto la direzione dalla Procura europea - ufficio di Bologna si spiega in una nota - avrebbero permesso "di far emergere un collaudato sistema di complesse triangolazioni commerciali" per evadere le imposte e tributi doganali.

Una triangolazione fraudolenta

"Il meccanismo fraudolento scoperto prevedeva l'introduzione dei tessuti sul territorio italiano attraverso false operazioni di cessione intracomunitarie verso ditte nazionali tramite società fornitrici situate in Ungheria e Germania".

Gli accertamenti sono partiti da "attività di analisi nei confronti di alcune imprese che risultavano formali destinatarie di spedizioni di tessuti di provenienza estera, rivelatesi in realtà inesistenti o inattive".

Appurato poi che i tessuti, di provenienza extra Ue, venivano importati da altre imprese in Ungheria e Germania che, oltre a operare in settori economici differenti (a esempio, nel commercio all'ingrosso di ricambi di auto), non avevano posto in essere alcuna effettiva transazione commerciale. Nella realtà, le merci, provenienti dal porto di sdoganamento, giungevano direttamente" a Prato ed "erano stoccate in capannoni per essere poi smistate ad altre ditte impiegate nella lavorazione dei tessuti".

Nel corso delle indagini sequestrati anche 300.000 euro e veicoli.

"Fondamentale - hanno fatto sapere le fiamme gialli - ai fini del buon esito dell'operazione, si è rivelata la collaborazione fornita dall'Agenzia delle Dogane e dei monopoli di Prato per la determinazione del valore economico dei beni sequestrati e per la gestione delle procedure dell'asta pubblica dei tessuti".

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