Usura ed estorsione, finisce in manette un 65enne della Valdinievole
L'uomo aveva creato finti investimenti che avevano come obiettivo la truffa. Insieme a lui anche alcuni parenti
Una truffa che si aggira a oltre un milione di euro. Dovrà rispondere di usura, estorsione, atti persecutori, truffa aggravata ed autoriciclaggio di proventi illeciti, un 65enne di origini piemontesi, ma residente a Pistoia. Un modus operandi, che aveva il sodalizio anche di alcuni parenti nelle zone montagna pistoiese. Secondo quanto ricostruito dalla Finanza, l’uomo aveva ideato finti investimenti che avevano come obiettivo la truffa.
Diverse le vittime
Una di queste è un’imprenditrice piemontese, in grave stato di indebitamento. Aveva ricevuto in prestito dal 65enne, a più riprese, 150mila euro. Inizialmente doveva essere un semplice prestito in amicizia, ma che poi si è poi trasformato in un incubo fatto di minacce e persecuzioni.
Infatti, il 65enne per recuperare il prestito aveva chiesto solo il rimborso delle spese connesse allo svincolo del denaro dagli investimenti. In realtà, nel tempo, la vittima veniva costretta a versare consistenti somme di denaro, a titolo di “spese” mai documentate dal sedicente “amico”, ed a rilasciargli, quale garanzia, una procura speciale a vendere alcune proprietà immobiliari e diversi titoli di credito.
Poi sono seguiti continui messaggi e telefonate intimidatorie, grazie alle quali il 65enne è riuscito ad estorcere interessi usurari ad un tasso superiore al 100%.
Ma non è finita qui perché il 65enne è riuscito a farsi versare un milione di euro per un presunto investimento in una società bulgara, dallo stesso falsamente presentata come attiva e con un crescente volume d’affari, ma che, nei fatti, non era mai stata operativa.
Analogo truffaldino investimento, in altra impresa bulgara, era stato prospettato ad un secondo imprenditore piemontese, che veniva dapprima indotto a rilasciargli 40 cambiali firmate in bianco, e poi costretto a versargli oltre 54mila euro.
Le operazioni di sequestro sono state condotte a Pistoia, Pescia, Monsummano Terme e Buggiano. Insieme all’imprenditore 65enne sono stati indagati per riciclaggio anche due familiari ed altre 6 sei persone alle quali erano stati fittiziamente intestati beni e disponibilità finanziarie.