Truffa del finto carabiniere, a Pistoia due minorenni usati per ritirare la refurtiva
Erano arrivati appositamente da Napoli per farsi consegnare i soldi dalle vittime della truffa orchestrata da una banda
È purtroppo diventata ormai un classico delle truffe quella di spacciarsi per carabiniere o avvocato, fingendo di avvertire la vittima dell'incidente stradale provocato da un parente, sia esso figlio, figlia, marito, moglie o nipote. La novità registrata a Pistoia però aggiunge particolari ancor più scioccanti.
Un gruppo di truffatori si è infatti servito di alcuni ragazzi minorenni per raccogliere la refurtiva. Un sistema che la Squadra Mobile di Pistoia ha sventato, individuando e denunciando i due minori coinvolti.
Il modus operandi
Come detto, un primo truffatore chiama la vittima - spesso approfittandosi di anziani - raccontando dell'incidente stradale in cui il parente sarebbe coinvolto e responsabile. La seconda telefonata, di un altro dei truffatori, afferma come per risolvere la questione siano necessarie diverse migliaia di euro, utili a coprire le spese.
Ottenuta la fiducia della vittima, c'è l'accordo per la consegna del denaro o degli oggetti di valore. Poco dopo la telefonata, uno dei complici si occupa del ritiro, preoccupandosi di tranquillizzare la vittima sulle condizioni di salute del caro. In questo specifico caso, il ruolo del complice addetto al ritiro dei soldi è stato interpretato da un minorenne.
Due minorenni denunciati
Sono due i casi ricostruiti dalla Squadra Mobile, diretti dal commissario capo Veronica Brustenghi, in cui ad esser coinvolti sono stati rispettivamente un 17enne e un 16enne. I due ragazzi erano arrivati da Napoli in treno appositamente per ritirare i soldi delle truffa. Il piano sarebbe stato quello di rientrare subito dopo verso casa, nuovamente in treno.
Dopo numerose segnalazioni della truffa del finto carabiniere giunte dai cittadini, gli investigatori sono riusciti a risalire ad una banda che agisce da Napoli. Un sistema funzionante da tempo, questa volta, almeno in parte, bloccato dall'intervento delle forze dell'ordine.
Uno dei giovani è stato fermato alla stazione di Pistoia, lunedì 15 gennaio 2024, mentre si dirigeva verso i binari senza bagagli e con solo il proprio telefono in mano. Dopo alcune domande, il minore ha ammesso la truffa. È stato invece preso in flagranza di reato l'altro minorenne, uscito da un'abitazione del centro storico con uno zaino pieno di gioielli. Le due truffe assieme avrebbero procurato un bottino di 15mila euro. I due sono stati denunciati alla Procura dei minori per truffa aggravata a danno di persone anziane.