Trovato morto il corriere scomparso. Il corpo abbandonato in un pozzo: quando è morto Nicolas?
Un piano preparato bene ed eseguito a volto scoperto. In tre in carcere accusati di omicidio volontario e sequestro di persona, oltre che di rapina e danneggiamento
A 35 giorni dalla scomparsa insieme al carico di borse griffate è stato ritrovato il corpo di Nicolas, il corriere scomparso dal 22 maggio 2024. Il cadavere è stato legato e gettato in pozzo nella villetta di Case Sallustri dove il padre di Klodian Gjoni - il 33enne albanese ora in cella - curava il giardino e le pertinenze.
Insieme a Gjoni, in carcere ci sono altre due persone di origini turche, Zindan Bozkurt e Ozgur Bozkurt. Sui tre gravano le accuse di omicidio volontario e sequestro di persona, oltre a quelle già note di rapina e danneggiamento.
Svolta nelle indagini
La svolta nelle indagini della procura e dei carabinieri di Grosseto è arrivata nelle ultime ore. Un impulso lo avrebbe dato l'interrogatorio a Regina Coeli di uno dei tre arrestati in carcere. Ieri sera, 25 giugno 2024, i carabinieri hanno attivato un maxi-sopralluogo a una villetta di località Case Sallustri.
In un pozzo, nel giardino di una villetta per le vacanze in montagna, c'era il corpo di Nicolas.
Durante le indagini furono ritrovati in quel posto accessori per pelletteria che poi la stessa casa di moda Gucci ha confermato essere autentici e facenti parte del carico rapinato, destinato agli stabilimenti di Scandicci (Firenze).
Ad insospettire è stata anche la maggiore presenza del padre di Gjoni nei pressi della villa, il giardiniere appunto, negli ultimi tempi. Solitamente abituati a vederlo una volta al mese, l'uomo era spesso lì nelle ultime settimane e i vicini si sono appunto accorti come ci fosse qualcosa di insolito.
Ancora da chiarire restano le cause della morte di Nicolas Del Rio. Le domande che si pongono gli inquirenti riguardano l'ora del decesso, l'arma del delitto e anche le modalità.
Del Rio sarà stato gettato nel pozzo da vivo o da morto? Sarà stato tenuto prigioniero per giorni oppure ucciso subito e abbandonato già da deceduto nel giardino della villa? Domande a cui risponderà sia l'autopsia che le ulteriori indagini che i carabinieri continuano a portare avanti, con l'intenzione di dare ulteriori risposte alla famiglia del giovane corriere e fare ulteriore chiarezza per un mistero vicino ormai alla risoluzione.
Un bottino da 500mila euro
Dopo le prime ricerche in lungo e in largo dove è stato ritrovato il furgone dell'argentino dato alle fiamme, le indagini dei carabinieri si sono concentrate sulle telecamere di videosorveglianza. In particolare, su una panda che aveva percorso lo stesso tratto di strada.
Sulla Fiat Panda c'erano Klodjan Gjoni 33 anni albanese, e i turchi Ozgur Bozkurt, 44 anni, e Kaia Emre, 28enne.
Una cordata turco-albanese
I tre sono stati visti anche bazzicare la villa dove sono stati ritrovati pezzi di cuoio nel giardino.
A una di queste villette faceva da cassiere, manutentore e giardiniere il padre di uno dei tre incarcerati. I carabinieri li avrebbero visti bazzicare Case Sallustri nei giorni dopo la scomparsa.
Alla villetta faceva lavori saltuari Niko Gjoni, padre di Klodian. Ora è indagato per concorso in rapina, danneggiamento e sequestro di persona insieme a un altro parente della 'batteria' turco-albanese dell'Amiata, Zindan Bozkurt, legato, questo, a Ozgur Bozkurt da vincoli di parentela.
Klodjan Gjoni, preso mentre stava per scappare in aereo da Ciampino (Roma), sarebbe al centro del disegno criminale.
La ricostruzione dell'omicidio
E' Gjoni, sempre secondo le ricostruzioni, aggancia col pretesto di un guasto al suo furgone Del Rio e lo attira nel piano ordito con gli altri. Lo fa telefonare al datore di lavoro di Del Rio, facendosi passare per 'Goni', sfruttando l'assonanza tra il cognome e quella di una ditta, che però è chiusa da tempo. Da qui chiede un passaggio per completare un proprio trasporto.
Ottiene l'okay dell'ignaro titolare della ditta di Del Rio, la New Futura, titolare Sergio Pascual De Cico. Gjoni, insieme a Bozkurt e Emre, avrebbero poi aggredito Del Rio in una zona isolata, di campagna e boschi.
Gli avrebbero rapinato il carico e poi dato fuoco al furgone per cancellare le tracce.
Del Rio lascia moglie e figlio
Per Nicolas Matias Del Rio il 22 maggio 2024 era il primo giorno, dopo due mesi di affiancamento, che guidava da solo il furgone. Era da poco alla New Futura. La banda di sequestratori lo ha individuato e lo ha assalito eseguendo un piano preparato bene ed eseguito a volto scoperto.
L'omicidio ne è stata la conseguenza prevista. L'argentino lascia la moglie e un figlio piccolo che vivono ad Abbadia San Salvatore, versante senese dell'Amiata.