Traffico di cuccioli a Barberino del Mugello: tre denunce
Fra le accuse anche detenzione abusiva di fucili, munizioni e abusi edilizi nel bosco.
Sequestrati 226 cani detenuti illegalmente
Un controllo per verificare evenutali irregolarità
I Militari della Stazione CC forestale di Barberino di Mugello (Fi) hanno effettuato un controllo amministrativo ad un allevamento di cani condotto da un cittadino italiano, per verificare eventuali irregolarità sotto l’aspetto sanitario, edilizio e fiscale. Tale controllo è stato condotto con un’operazione congiunta tra i militari della Stazione Carabinieri forestale di Barberino di Mugello e di Ceppeto, con la collaborazione del personale della Polizia Municipale Unione Mugello - Distretto di Barberino di Mugello e militari della Guardia di Finanza – Tenenza di Borgo San Lorenzo. E’ stata richiesta anche la collaborazione dell’Unità Funzionale complessa d’Igiene Urbana Veterinaria dell’ASL.
Cani di razza Beagle, Bulldog francese, razza Corsa e pastore del Caucaso
Dagli accertamenti svolti è emerso che in un’area di campagna del Comune di Barberino di Mugello (FI) un cittadino italiano detiene e alleva cani di razza beagle e bulldog francese oltre a detenere cani di razza corsa e pastore del Caucaso. In allevamento erano presenti un totale di 226 cani suddivisi in 113 di razza bulldog francese e il restante di razza beagle, tra adulti e cuccioli ancora non microcippati. Dei bulldog francesi, sette erano privi di identificativo. Nel corso degli accertamenti, un cittadino di nazionalità rumena, sottraeva al controllo dei carabinieri forestali quattro cuccioli di origini straniere, nascondendosi con gli animali nel bosco a valle dell’allevamento ma è stato prontamente avvistato dai militari. I cuccioli erano sprovvisti di documenti sanitari e passaporti ma dotati di microchip identificativo di altro paese ovvero l’Ungheria.
Trovate scorte di medicinali
I militari hanno rinvenuto delle vere e proprie scorte di medicinali quali vaccini già inoculati e da inoculare, antibiotici, confezioni di microchip già inoculati e uno da inoculare, in violazione alle norme sanitarie. Venivano anche rinvenuti più di cento libretti sanitari in “bianco” cioè non compilati nelle campiture con riportato il tagliando adesivo delle vaccinazioni ed in alcuni di essi riportanti la firma e il timbro di un medico veterinario.
Si presume invece che il proprietario dell’allevamento effettui, in modo non lecito, le operazioni di identificazione e vaccinazione su cani la cui provenienza non è determinabile, questo si desume dall’aver trovato in allevamento e occultati quattro cani di razza bulldog francese iscritti in anagrafe ungherese, e un cane di origine polacca non iscritto in Italia e non rinvenuto nell’anagrafe polacca. Tutto questo crea i presupposti per un’introduzione sul territorio italiano di cani provenienti dall’estero al fine di trarne profitto, un’attività organizzata la cui reiterazione è in corso di verifica.
L'allevamento è sprovvisto di autorizzazione sanitaria
L’allevamento di cani, è sprovvisto di autorizzazione sanitaria come accertato presso le Autorità competenti, il Comune di Barberino di Mugello e l’ASL veterinaria competente, quindi privo di qualsiasi controllo veterinario da parte dell’ente preposto, in violazione al regolamento di polizia veterinaria DPR 8 febbraio 1954, n. 320. Pertanto i CC Forestali procedevano al sequestro amministrativo dei cani di razza beagle e bulldog francese con affidamento in custodia allo stesso allevatore per le operazioni di accudimento, alimentazione e benessere dell’animale e all’Unità Funzionale complessa d’Igiene Urbana Veterinaria dell’ASL per gli accertamenti di tipo sanitario. Nel corso dell’attività è stato inoltre rinvenuto un fucile semiautomatico calibro 12, e munizionamento a palla e spezzato tenuto in un vano accessibile, oltre che munizioni a palla nascoste. I CC hanno provveduto al sequestro penale del fucile cal. 12 con matricola abrasa e 22 cartucce, di cui n. 4 a palla.
Edificio abusivo nel bosco
Nell’area oggetto di controllo è presente un’abitazione costituita da un unico edificio su due livelli e terreni su cui insistono box e annessi. L’accertamento sugli immobili e pertinenze è stato condotto dal personale della Polizia municipale Unione Mugello - Distretto di Barberino di Mugello, i quali hanno riscontrato: n. 23 strutture infisse stabilmente al suolo realizzate con elementi di legno e ferro per la realizzazione di n. 39 box per il ricovero dei numerosi cani e due cavalli e 4 asini. Il complesso delle opere accertate è da ricondursi agli interventi soggetti a permesso di costruire, ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. 380/2001, e la loro realizzazione in assenza del titolo autorizzatorio, assume quindi rilevanza penale, aggravata dal fatto di averle realizzate in area soggetta a vincolo sismico e paesaggistico, in quanto la maggior parte delle strutture ricadono in area boscata. Infine sull'area insiste anche il vincolo idrogeologico.
I controlli della Guardia di finanza
Nell’attività di controllo hanno collaborato anche militari della GDF che hanno avviato un controllo fiscale sul titolare dell’attività di allevamento, finalizzato a ricostruire gli effettivi proventi derivanti dal commercio dei cani a decorrere da anni precedenti. Sarà poi verificata la rispondenza con quanto indicato nelle precedenti dichiarazioni fiscali annuali presentate all’Amministrazione finanziaria. E’ stata pertanto acquisita la documentazione contabile ed extracontabile a tal fine necessaria, anche attraverso i domicili del contribuente e la sede aziendale e unità locali.
Massima attenzione agli annunci di vendita di cuccioli
L’attività complessa per le molteplici irregolarità riscontrate andrà avanti anche nei prossimi giorni.
L’approssimarsi delle festività natalizie incrementa il mercato clandestino di vendite on line di cuccioli; proprio da una segnalazione pervenuta al Gruppo CC Forestale di Firenze è stata avviata l’indagine che ha portato alla scoperta di questa attività illecita sotto svariati aspetti.
I Carabinieri forestali raccomandano la massima cautela e accortezza nel rispondere agli annunci di vendita di cuccioli sulla Rete ove non è sempre possibile verificare l’origine della cucciolata in modo chiaro e certo, per la mancanza di scrupoli di queste persone. In caso di dubbio, è opportuno chiamare preliminarmente le forze di polizia che operano nel settore.