La Toscana passa dalla "zona gialla" alla "zona arancione": ecco cosa cambia dall'11 novembre
L'anticipazione arriva dal Governatore dell'Abruzzo: da mercoledì 11 novembre la Toscana diventa "zona arancione". Ecco cosa cambia per gli spostamenti e le attività commerciali.
L'anticipazione è stata fornita dal Governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, dopo il colloquio col Ministro della Salute Roberto Speranza: anche la Toscana, assieme alla regione del politico, più Umbria e Basilicata passano in "zona arancione".
La Toscana passa in "zona arancione"
L'ufficialità, con una nuova ordinanza che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la darà il Ministro della Salute Roberto Speranza ma la comunicazione l'ha già fatta filtrare il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: da mercoledì 11 novembre Abruzzo stesso, Umbria, Basilicata e Toscana passeranno dalla "zona gialla" alla "zona arancione".
Un cambiamento inevitabile visto l'andamento della curva epidemiologica in Toscana con le difficoltà delle strutture ospedaliere a far fronte a tutte le richieste, come successo oggi con la chiusura per alcune ore del PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE SAN JACOPO DI PISTOIA PER PERMETTERE LA RISTRUTTURAZIONE DEI RICOVERI.
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Rispetto alla situazione attuale, ci sono alcuni cambiamenti che portano ad una ulteriore restrizione della libertà di ognuno di noi, poco lontana (se non per alcune categorie di esercizi commerciali e per le scuole) dal lockdown di marzo ed aprile.
In qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio Comune e dalla propria Regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, ovviamente da indicare sul modulo di autocertificazione.
Bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi, così come musei e mostre, teatri e cinema. Sospese le attività di sale scommesse, bingo e slot machine anche nei tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie e parafarmacie). Sono, invece, aperti i parrucchieri i barbieri e i centri estetici, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.
Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Per quanto riguarda la scuola, invece, le lezioni in presenza saranno per tutti fino alla terza media compresa, mentre dalle superiori in poi si andrà con la didattica a distanza ogni giorno e per tutte le classi. Le misure resteranno in vigore per 15 giorni, quindi da mercoledì 11 novembre a mercoledì 25 novembre, in attesa di valutare nuovi dati e capire come ci si potrà muovere.