Tagliate piante che erano tutelate: nei guai titolare di una ditta
Militari della Stazione Carabinieri forestale di Rufina (FI), hanno eseguito una serie di verifiche in località Ciliegioli nel comune di San Godenzo (FI), per accertamenti in merito alla corretta esecuzione di un taglio boschivo autorizzato con atto abilitativo dall’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve.
Tagliate piante che erano tutelate: nei guai titolare di una ditta
Dalle attività investigative è emerso che tale intervento non aveva rispettato le prescrizioni impartite dalla normativa forestale regionale ed in particolare erano state asportate nr. 77 matricine in più del consentito, quantitativo superiore al 20% che invece dovevano rimanere a dote del bosco. Le matricine infatti, hanno il ruolo fondamentale di produrre seme e garantire la rinnovazione del bosco.
Ai sensi della legge forestale regionale, il taglio è da considerarsi eseguito in “difformità sostanziale”, intendendosi come tale quello che comporta un prelievo maggiore del 20 per cento, in numero di soggetti o in massa legnosa, rispetto a quanto autorizzato, consentito o prescritto. Inoltre i militari hanno accertato che era stato eseguito un taglio boschivo in assenza di autorizzazione per nr. 30 piante di alto fusto.
I militari hanno dunque segnalato all’AG il titolare della ditta boschiva esecutrice del taglio per aver eseguito un intervento su un bene paesaggistico in difformità rispetto all’atto autorizzatorio e dunque in contrasto col Codice del Paesaggio, D.Lgs. n. 42 del 2004.
I Carabinieri forestali, in applicazione della legge regionale toscana, hanno anche determinato sanzioni amministrative per €. 10.782,00.