La suocera del finto smemorato furiosa dopo la confessione
Salvatore Mannino prima della fuga aveva lavorato come vicedirettore al supermercato Panorama di Campi Bisenzio e alla Pam di Prato.
Per il finto smemorato di Lajatico è arrivato il momento di fare i conti con le conseguenze della sua fuga dalla famiglia.
Salvatore Mannino era sparito da casa a settembre e la famiglia disperata aveva contattato anche la trasmissione televisiva di Rai tre "Chi l'ha visto?". Alla fine era stato ritrovato in Scozia, ma sembrava non ricordare niente del suo passato, né come come fosse arrivato fin lì né la sua lingua.
In seguito però è emersa la verità: l'ex dirigente di Panorama e della Pam con moglie e quattro figli in realtà aveva architettato la sua fuga e adesso è indagato per simulazione di reato. Il motivo della fuga? E' stato lo stesso finto smemorato a fornirlo: il 52enne si sentiva troppo oppresso dalla suocera e visto che i rapporti tra loro erano diventati ormai insostenibili aveva preferito darsi alla fuga. Adesso si trova nel reparto di psichiatria del Policlinico di Pisa.
L'ira della famiglia del finto smemorato
Una fuga che non è stato certo ben accolta dalla famiglia, a partire dalla diretta interessata, la suocera Sandra Bocelli, 75 anni, sorpresa e furiosa per l'accaduto, che ha rimarcato quanto la figlia e i quattro nipoti abbiano sofferto durante i 40 giorni di lontananza dell'uomo, indicando loro come vere vittime di tutta questa curiosa vicenda. La donna ha anche rivelato di aver prestato al genero 280mila euro per avviare la sua attività in proprio e comprare la casa. Anche i figli e la moglie ovviamente stanno attraversando un momento difficile in questa fase, da una parte la gioia di aver ritrovato l'uomo e dall'altra la rabbia per la scoperta.
Una fuga ben architettata
E' stato lo stesso Mannino a raccontare i dettagli della sua fuga da Lajatico. L'uomo ha viaggiato in treno, partendo da Pontedera è arrivato a Milano, da lì poi è partito per Parigi e in seguito ha raggiunto Londra, infine è arrivato a Edimburgo. Proprio qui, mentre si trovava in fila per visitare una cattedrale avrebbe avuto un malore da cui poi si è risvegliato in ospedale. Qui i medici avevano pensato si trattasse di un paziente psichiatrico affetto da disturbo dissociativo.
La verità si è fatta strada più tardi, quando l'uomo ha confessato i reali motivi del suo allontanamento da casa. L'uomo infatti ha ammesso di essersi sentito sminuito dalla suocera che ormai viveva in casa con la famiglia da otto anni. La sua intenzione però era solo quella di stare via qualche settimana, al termine delle quali sarebbe tornato a casa raccontando le motivazioni del suo gesto.
L'approfondimento sulla surreale vicenda e il racconto di chi aveva conosciuto l'uomo durante il suo periodo di lavoro a Campi Bisenzio sul numero di Bisenziosette in edicola questa settimana.