Sesto Fiorentino

Striscione shock davanti la sede della Cavalli: l’azienda è morta

Per la prima volta i 170 dipendenti accusano anche le Istituzioni: “ci hanno abbandonati”

Striscione shock davanti la sede della Cavalli: l’azienda è morta
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Uno striscione shock è comparso stamani presso l’ingresso della Maison Cavalli all’Osmannoro.  Sul cancello della storica azienda, che proprio quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario della fondazione, è stato affisso, in queste ore, uno striscione dal testo inequivocabile: “qui giace la Roberto Cavalli 1970-2020. Ne danno il triste annuncio 170 dipendenti, privati di sede e dignità e abbandonati dalle istituzioni“. Un messaggio durissimo, non solo perché denuncia come  per i dipendenti e le maestranze la storia della gloriosa azienda sia oramai terminata ma anche perché, per la prima volta,  vengono accusate le Istituzioni di non essere intervenute come probabilmente i dipendenti si sarebbero aspettati. Come noto l’azienda, dopo molti anni e tante vertenze, sta vivendo oggi il suo periodo peggiore da quando i nuovi proprietari hanno previsto di chiudere la sede storica dell’Osmannoro e trasferire tutti i dipendenti presso la sede di Milano.

la mobilitazione continua

Oggi pomeriggio si terrà una nuova assemblea dei lavoratori ed il messaggio apparso sui cancelli della fabbrica fa presagire come la tensione sia oramai salita ai massimi livelli.

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