1000 garofani bianchi

Strage di Firenze: in cinque mila per dire "basta morti sul lavoro"

Dopo la tragedia dove sono morte cinque persone i sindacati. Tra i presenti anche il fratello di una delle vittime: "Voglio giustizia"

Pubblicato:
Aggiornato:
La manifestazione indetta da Cgil e Uil a Firenze

Tute bianche e garofani bianchi. Sono i simboli di questa tragedia che ha colpito la città di Firenze. E' così che si sono presentati in cinque mila davanti al cantiere di via Mariti dove 16 febbraio 2024 sono morte cinque persone e rimaste ferite gravemente altre tre. Lavoratori e sindacati, insieme a loro tanti cittadini comuni, uniti nel dire "basta morti sul lavoro". E' il tempo di insorgere.

Sul palco Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil)

Lo hanno detto a gran voce i segretari nazionali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri:

"E' il tempo di cambiare le norme sul lavoro". E poi ancora la Legge Bossi - Fini perché "non possono solo essere sfruttati i migranti, ma bisogna cancellare quelle leggi balorde che li mettono in condizione, sotto ricatto, di dover lavorare in certe condizioni. Altro che chiudere le frontiere, qui bisogna aprire gli occhi e colpire quelli che sfruttano le persone".

"Bisogna innanzitutto far saltare questa logica degli appalti al massimo ribasso, della mancanza dei controlli e degli appalti a cascata", ha evidenziato il segretario di Uil, Pierlpaolo Bombardieri.

Altro punto cruciale dell'intervento è la proposta di estendere anche ai cantieri privati le regole del pubblico, oltre a introdurre la Legge sull'omicidio sul lavoro. Proposta però respinta in tempo reale dal ministro Carlo Nordio:

"Sono abbastanza contrario all'introduzione del reato di omicidio sul lavoro - ha detto, rispondendo al question time della Camera - Con l'esperienza dell'omicidio stradale, che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati. Sono allo studio altre misure per contrastare il lavoro sommerso".

La risposta al Guardasigilli è arrivata dal palco improvvisato davanti al luogo della tragedia:

"A luglio avete introdotto l’omicidio nautico e non volete introdurre l’omicidio sul lavoro? Ma che coscienza avete?", ha tagliato corto il segretario Uil.

Uno degli interventi durante la manifestazione

Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Dario Nardella:

"Partire con un “no” alla vigilia di un confronto su un tema così grave non mi sembra un grande gesto di disponibilità al confronto, anche perché è una tragedia troppo grande per risolverla con un paio di riunioni e una normativa che rischia di essere sbagliata e frettolosa".

E' una folla con migliaia di persone, quella che ha riempito il quartiere di Rifredi, a nord della città di Firenze. Chi vestito con tute da cantiere, chi indossando dei caschetti da operaio, e tanti con fiori in mano. E' il simbolo di dolore della città gigliata, che ha risposto unanime al crollo dove il 16 febbraio 2024 sono morti  5 operai impegnati nella realizzazione di un supermercato.

Tra i presenti anche il fratello di una delle vittime, Mohamed Toukabri, 54enne tunisino:

"Mio fratello era in regola con il permesso di soggiorno - ha raccontato Sarhan Toukabri - Faceva questo lavoro non da tanto. Non so precisamente chi sia il colpevole, anch’io lo voglio sapere. Ma ci vuole sicuramente un po’ di sicurezza in più, per gli stranieri e per gli italiani. L’unico crollo giusto è quello dello sfruttamento".

Parole accolte tra la folla intonando slogan per dire "Basta alle morti sul lavoro", altri hanno hanno cantato Bella Ciao. A fianco del cantiere sono stati lasciati mazzi di fiori e messaggi di cordoglio. La Cgil, invece, ha distribuito mille garofani bianchi, quasi quanti i morti sul lavoro ogni anno in Italia, cento tute bianche e cento caschetti, tutti andati subito a ruba.

Comune e Misericordia hanno indetto una raccolta fondi

La città di Firenze e la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze sono al fianco dei familiari delle vittime dell’incidente nel cantiere di via Mariti per dare loro sostegno e aiuti attraverso una raccolta fondi.

Come aderire:

IBAN : IT40Z0306909606100000012576 - Presso Banca Intesa - Intestato a Ven. Arc. Misericordia di Firenze –
Causale: Donazione familiari vittime via Mariti

Seguici sui nostri canali