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Stop alle macchine Diesel Euro 5, dal primo giugno scattano i divieti: ecco dove

Presentati protocollo Regione-Comune e piano incentivi

Stop alle macchine Diesel Euro 5, dal primo giugno scattano i divieti: ecco dove
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E' un divieto di circa un chilometro quello che riguarderà le auto Diesel Euro 5. Si tratta di poco più di 500 macchine tra i residenti e non. E, se verranno superati i limiti di biossido di azoto, le limitazioni scatteranno dal primo di giugno 2023.

Un primo passo e sarà esclusa la Ztl

I diesel euro 5 immatricolati a Firenze sono 19.564 su un parco auto di circa 200 mila. Di questi saranno interessati dalla prima fase degli eventuali divieti in circa 500, dalla seconda fase in 800 e infine in 350: sono infatti 30 mila le auto che passano in quel tratto giornalmente, di cui il 56% dei fiorentini, e solo una parte limitata sono diesel. , limitati al tratto dei viali tra piazza Beccaria e piazza della Libertà.

Le misure saranno calibrate in maniera progressiva e proporzionata agli obiettivi da raggiungere, monitorandone in itinere gli effetti. L’obiettivo è il rispetto del valore limite annuale di 40 µg/m3 di biossido di azoto.

Se la media delle concentrazioni medie giornaliere di biossido di azoto supererà nel periodo gennaio-aprile 2023 l’82% del valore medio del periodo gennaio-aprile dell’ultimo quadriennio (2019-2022), si attiverà con decorrenza dal 1° giugno 2023 la limitazione al transito dei veicoli diesel euro 5 immatricolati dal 2009 fino al 2011 nell’area corrispondente ai viali di circonvallazione e alle strade ad essi afferenti. Ulteriori blocchi scatteranno dal primo settembre per i veicoli immatricolati fino al 2014 e dal primo novembre per tutti i diesel euro 5.

Cosa succede dopo?

Tra i punti fondamentali del protocollo Comune e Regione ci sono: promozione dell’utilizzo del trasporto pubblico locale, alla sostituzione dei veicoli inquinanti con mezzi a basso impatto e alla mobilità ciclabile; attivare il nodo di interscambio “Guidoni” per l’attestazione delle linee bus extraurbane provenienti dall’area nord della città di Firenze; promuovere il rinnovo del parco mezzi del servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, in modo da garantire la circolazione solo di veicoli a basso impatto ambientale nella direttrice da Piazza della Libertà fino a Viale Amendola/Viale Giovine Italia e - a partire dal 2024 - da Piazza della Libertà a Viale Spartaco Lavagnini.

Ricambio dei mezzi inquinanti

L’assessore Stefano Giorgetti è tornato sulla questione dei bandi per il ricambio dei mezzi inquinanti.

“L’avviso aperto scade il 30 giugno e ne rifaremo altri. Il confronto con le associazioni di categorie è importantissimo perché è stata l’occasione per affrontare il tema dei mezzi d’opera o comunque per i veicoli utilizzati dagli artigiani per la loro attività”.

L’assessore ha ricordato poi due impegni relativi al trasporto pubblico inseriti nel protocollo Comune-Regione.

A breve sarà attivato il nodo di Guidoni dove si fermeranno i bus delle linee extraurbane, che oggi hanno il capolinea in piazza Vittorio Veneto, per l’interscambio con la tramvia: in questo modo ridurremo in modo significativo il numero dei pullman in transito in quel quadrante della città con benefici sia a livello di traffico che di smog. E anticiperemo la sostituzione dei bus del Tpl più vecchi perché in linea di principio siamo contrari alle deroghe, anche per il trasporto pubblico: la strada è quella del ricambio del parco mezzi più inquinanti e della riduzione del numero degli ingressi in città”.

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