Si finge avvocato e spilla ad una 93enne oltre 1500 euro
E' successo a Campi Bisenzio
Sta diventando una vera piaga sociale quella della truffa a danni degli anziani. Ancora un altro caso nel fiorentino, questa volta a Campi Bisenzio.
La vittima è un'anziana di 93 anni derubata di 1500 euro da un finto avvocato.
La donna è stata prima contatta al telefono dove le veniva detto che la nipote era stata arrestata perché aveva causato un grave sinistro stradale. Per liberarla servivano dei soldi. Poco dopo si è presentato presumibilmente il complice, fingendosi un avvocato, che si è fatto consegnare 1500 euro, oltre ad alcuni monili in oro.
Poco dopo l'amara scoperta. La nipote stava benissimo. Ennesima truffa. Nelle settimane precedenti sono state molte le denunce. Firenze, Pontassieve, Scandicci, Reggello. Tutte la stessa tecnica.
L’ Arma sta svolgendo la campagna di sensibilizzazione volta ad evitare le truffe ai danni delle persone anziane e si stanno tenendo nei comuni del territorio incontri aventi come tema il suddetto fenomeno, per rafforzare l’azione informativa già in atto presso i presidi della piana fiorentina.
Ma come difendersi?
Sono sempre i militari dell’Arma a indicare alcune semplici regole.
Attenzione a...
Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso. Qualcosa, positivo o negativo che sia, sta per accadere, è appena accaduto, potrebbe accadere se...
Diffidare dalle apparenze
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici" truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per conquistare la simpatia. E per introdursi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
Della stessa ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un'improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinarsi quanto basta per far sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. E sull'insicurezza gioca anche il sedicente amico, che non esiterà ad abbracciare affettuosamente sfilando dalla tasca il cellulare.
Non aprire la porta
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'Inps o dell'Inail, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti. La visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo.
Mai in contanti
Tutt'altro discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o una serie di "ottimi prodotti alimentari". Se proprio non siete disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti.
Il tesserino non basta
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. Alla porta c'è un rappresentante delle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio.
Nessuna confidenza al telefono
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta "per appuntamento".
Attenzione anche a internet
Altro capitolo è internet, sempre più usato anche dalle persone della terza età. Una password "complicata" (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate,e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.
Attenti ai bambini
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra "buoni" e "cattivi". Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a "fare amicizia" con lui.
Non fatevi distrarre
E tanto quanto "fare amicizia" è facile distrarre una persona, anziana ma non soltanto: basta una spinta, all'apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò "a portata di mano". Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro...
Un buon vicinato
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle indicate, è bene prenderle. Certo, non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di vicinato.
Ma al di là delle accortezze quotidiane, in caso di necessità, reale o presunta, non bisogna esitare a chiamare il 112.