tanto tuonò che piovve

Shoah come Gaza, il presidente dell'Anpi di Bagno a Ripoli medita le dimissioni

Nei prossimi giorni ci dovrebbe essere una riunione straordinaria dell'associazione ripolese dove il presidente Luigi Remaschi potrebbe rimettere la tessera

Shoah come Gaza, il presidente dell'Anpi di Bagno a Ripoli medita le dimissioni
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Tanto tuonò che piovve. Così anche la vicenda dell'Anpi di Bagno a Ripoli che per il Giorno della Memoria aveva organizzato un incontro che accostava l’Olocausto al «genocidio dei palestinesi a Gaza da parte dell’esercito israeliano. Evento che il presidente dell'Anpi ripolese, Luigi Remaschi, aveva rivendicato e spiegato ai microfoni di Italia 7, annunciando anche la cancellazione dell'evento.

Adesso, l'ultimo colpo di coda. Rischia di concludersi con un addio dopo oltre 30 anni di militanza infatti l'esperienza di Remaschi all'interno dell'associazione. Accuse infondate e incomprensibili, come ci aveva spiegato lo stesso presidente, non comprendendo le molte polemiche e la presa di posizione da parte della stessa Anpi Nazionale.

"Nessuno ha il monopolio della verità. Nemmeno all'interno dell'Anpi", aveva tagliato corto Remaschi, evidenziando che quello dell'associazione ripolese doveva essere un narrare e voler far riflettere su un genocidio, come quello del popolo palestinese, che non ha niente a che vedere con il terrorismo.

Parole che non sono piaciute e hanno acceso gli animi della comunità ebraica e come detto dell'Anpi nazionale, che ha scaricato la sezione ripolese, stigmatizzando la vicenda come un errore gravissimo e che offende la memoria di milioni di ebrei sterminati dalla macchina di morte nazista.

Dura la condanna di Anpi nazionale

"Un errore gravissimo mettere sullo stesso piano, in occasione del giorno della Memoria, la tragedia della Shoah e altre pur terrificanti vicende del nostro tempo, a cominciare dall’inammissibile e vergognosa mattanza che l’attuale governo israeliano sta ininterrottamente compiendo da più di cento giorni nei confronti del popolo di Gaza dopo il barbaro attacco di Hamas ai civili israeliani del 7 ottobre 2023.

Radicalizzando le posizioni con questo intollerabile parallelo non solo si offende la memoria di milioni di ebrei sterminati dalla macchina di morte nazista ma si danneggia pesantemente anche l’impegno per l’immediata cessazione dei bombardamenti su Gaza e per la ricerca di una soluzione politica al tragico conflitto in corso".

Ed ecco la svolta amara. Nei prossimi giorni ci dovrebbe essere una riunione straordinaria dell'associazione ripolese dove il presidente potrebbe sbattere la porta e andar via. E con lui, visto che le posizioni erano condivise, anche il consiglio direttivo.

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