Sequestrati oltre 33mila giocattoli contraffatti e pericolosi in tutta la Toscana: sei denunciati
Gli interventi sono stati preordinati a garantire la prevenzione e la repressione dei fenomeni illeciti connessi al commercio
Controlli su tutto il territorio del Comando Regionale Toscana della Guardia di Finanza e della Direzione Territoriale Toscana e Umbria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). I suddetti hanno dato esecuzione a un piano straordinario con particolare riferimento alla commercializzazione di giocattoli contraffatti e/o insicuri.
Gli interventi, che si inquadrano nell’alveo del protocollo d’intesa sottoscritto tra le due Istituzioni, sono stati preordinati a garantire la prevenzione e la repressione dei fenomeni illeciti connessi al commercio, in particolare attraverso il contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e/o insicuri, al fine di accertare e sanzionare le attività fraudolente e di tutelare, altresì, il consumatore finale.
L'esito dei controlli
All’esito dei controlli, effettuati nei Comuni di Sesto Fiorentino (FI), Cortona (AR), Castiglion Fiorentino (AR), Grosseto, Scarlino (GR), Monte Argentario (GR), Livorno, Piombino (LI), Capannori (LU), Altopascio (LU), Carrara (MS), Pisa, Capannoli (PI), San Miniato (PI), Montescudaio (PI), Prato, Siena, Poggibonsi (SI), Sarteano (SI), sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 32.933 giocattoli, non solo non conformi alla normativa nazionale ed europea, ma soprattutto pericolosi.
Sono state riscontrate violazioni al D. Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo), al D. Lgs. n. 54/2011 (attuazione della direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli), al D. Lgs n. 194/2007 (attuazione della direttiva 2004/108/CE concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica) e al Codice Penale. Sei soggetti sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie di Firenze e Pisa.
L’attività è stata eseguita congiuntamente da militari della Guardia di Finanza e da personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, anche avvalendosi dell’apporto del Laboratorio chimico ADM di Livorno, atteso che alcuni articoli sono stati sottoposti anche a prove meccaniche (prove di trazione) e/o chimiche, al fine di verificare la presenza di elementi tossici. I riscontri analitici hanno attestato in diverse occasioni la non conformità del giocattolo.