continuano le indagini

Scomparsa Kata: sopralluogo dei genitori all'ex hotel Astor. La videointervista

Massimo riserbo dai consulenti dei genitori. Forse sono emersi ulteriori dettagli che possono aiutare alla ricerca della bambina

Scomparsa Kata: sopralluogo dei genitori all'ex hotel Astor. La videointervista
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I genitori di Kataleya, la bambina scomparsa lo scorso 10 giugno 2023 da Firenze, sono tornati all'ex hotel Astor. Insieme a Katherine Alvarez Vasquez e Miguel Angel Romero anche il consulente, l’ex Ris Luciano Garofano e i legali Sharon Matteoni e Filippo Zanazzi.

L'Ex Ris Luciano Garofano

"Essere qui ci ha dato la possibilità di mettere insieme alcuni ricordi importanti - ha riferito ai cronisti l'ex generale dei Ris di Parma -  Non possiamo dire che cosa".

Massimo riserbo quindi perché alcuni dettagli potrebbero essere fondamentali ai fini delle indagini. Infatti, secondo quanto riferito dalla mamma, ritornare all'interno dell'ex albergo occupato ha fatto riaffiorare diversi ricordi.

 La videointervista

Al momento tra gli indagati ci sono gli zii di Kata

A distanza di tre mesi dalla scomparsa di Kataleya, ci sono cinque persone scritte nel registro degli indagati, tra cui i due zii. Della bambina di origini peruviane si sono perse le tracce il 10 giugno 2023 da Firenze. Viveva all'interno dell'ex hotel Astor, occupato da un centinaio di persone, tra cui i genitori di Kata.

Svolta nelle indagini

Lo ha spiegato bene la stessa Procura nei giorni scorsi, che in una nota ha ribadito che si tratta di un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili "volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all'estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell'hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima".

Sempre secondo quanto riferito dalla Procura di Firenze, tre di loro sono stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall'ex albergo il 10 giugno, dopo la scomparsa di Kata, con un borsone e due trolley, che per dimensioni avrebbero potuto occultare la bambina. Trolley e borsone che gli indagati avrebbero utilizzato anche il 17 giugno in occasione dello sgombero dello stabile.

Nelle stanze degli indagati tracce ematiche di Kata

Gli altri indagati sono "due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l'11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata".

Nei giorni scorsi la procura aveva anche formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano nel Paese d'origine delle famiglie. La pista, oltre a quella del racket degli affitti all'ex hotel Astor, è che Kata possa essere stata rapita per sbaglio e portata in Sudamerica.

Fino alle ricerche di oggi, anche queste autorizzate dalla Procura.

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