Schianto sulla 429, addio a giovane di Gambassi Terme: il ricordo
E' morta sul colpo Silvia Verdiani dopo lo scontro con un camion. Avrebbe compiuto 25 anni il prossimo giugno
Non ha avuto scampo Silvia Verdiani nell'incidente di ieri, martedì 18 aprile, contro un tir sulla 429, all'altezza di San Miniato. E' una comunità in lutto quella di Gambassi Terme, dopo la scomparsa della ragazza, che avrebbe compiuto 25 anni il prossimo anno. Un dramma.
Lo schianto
Sull'asfalto della 429 - il tratto tra Empoli e Castelfiorentino, che per circa 500 metri sconfina nel comune di San Miniato, ci sono ancora i segni di frenata. Non sono serviti.
Troppo violento l'impatto tra il tir e la Citroen della ragazza, che avrebbe spirato sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuco e il 118. In volo anche l'elisoccorso. Non è servito.
A ricostruire la dinamica, anche se saranno altri accertamenti e le indagini della Municipale, è stato l'autista. Non avrebbe potuto evitare l'utilitaria della 25enne. Se la sarebbe ritrovata davanti.
Sembrerebbe che la ragazza abbia invaso la carreggiata in un tratto curvilineo. Impossibile evitarla. Al momento l'autista, un 37enne ucraino residente a Busseto, in provincia di Parma è indagato per omicidio stradale. Un atto dovuto. Intanto gli esami di alcol e droga hanno dato esito negativo.
Le indagini
Adesso saranno gli inquirenti a chiarire e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Se si sia trattato di un sorpasso azzardato o se siano stati superati i limiti di velocità. Ieri, martedì 18 aprile, la Municipale è andata avanti con i rilievi fino al tardo pomeriggio. La strada, infatti, è stata riparte dopo le 17. Resta la tragedia.
Una comunità in lutto
Quello di Gambassi Terme è un borgo di appena 4800 anime. Una cittadina in lutto per quella ragazza che era molto conosciuta in paese. E' il sindaco Paolo Campinoti, che con un post su Facebook, ha riassunto tutto il dolore dei sui cittadini.
«Non metto immagini. So già che non riuscirò neppure far capire l'entità del dolore - ha scritto Campinoti - Un dolore così non ha né forma né colore è troppo per qualsiasi rappresentazione gli si voglia dare. È un momento terribile per la nostra comunità.
Una nostra figlia, Silvia, piena di vita e di anni davanti, stamattina ci ha lasciati - ha continuato - Non riesco, per pudore, a dire niente di più su quanto mi sia arrivato della sofferenza dei suoi cari mamma Monica, babbo Sandro, i suoi nonni, gli amici, i parenti.
Noi siamo una piccola comunità - scrive ancora il primo cittadino - e questi ragazzi sono tutti un po' figli in questa grande famiglia. Oggi dal nostro prato è stato strappato un fiore. Ora c'è solo spazio per le lacrime».
Edlira Mamutaj