Scappa dal compagno per le violenze con la figlia di 11 mesi, lui si presenta a casa a San Giusto: arrestato
Momenti di tensione a San Giusto per l'arresto di un uomo, che ha avuto una colluttazione con la Polizia di Prato intervenuta, che minacciava la moglie già alle prese con precedenti episodi di violenza.
Intervento movimentato da parte della Squadra Volante della Polizia di Stato di Prato in zona San Giusto per la richiesta di aiuto da parte di una donna italiana minacciata dal marito dal quale ha una figlia di 11 mesi: arrestato dopo una colluttazione con gli agenti.
Scappa dal compagno, arresto a San Giusto dopo colluttazione
Ieri sera, alle ore 19.20 circa, gli equipaggi delle Volanti sono stati inviati in zona San Giusto, su richiesta di una donna italiana che segnalava alla Centrale Operativa la minacciosa presenza, del proprio marito davanti alla porta dell’abitazione dove attualmente dimora.
La donna di recente si era allontanata dall’abitazione familiare, in provincia di Firenze, a seguito delle ripetute violenze subite portando con sé la propria figlia di 11 mesi, avuta dalla relazione e trovando ospitalità presso l’abitazione dei propri genitori, nel quartiere di San Giusto.
La donna segnalava alla Centrale che il marito, appreso o intuendo dove la stessa si fosse rifugiata, si era portato in serata presso l’abitazione di San Giusto, cercando di entrarvi con la forza e permanendo con intenti violenti davanti alla porta d’ingresso dell’alloggio, rendendo necessaria la richiesta di ausilio da parte della donna. Gli Agenti, giunti sul posto, trovavano l’uomo sul pianerottolo dell’abitazione in evidente stato di escandescenza, intento a profferire minacce verbali alla moglie e ad effettuare tentativi di effrazione all’uscio prendendolo a calci.
Gli Operatori, una volta intervenuti, si vedevano costretti ad ingaggiare una colluttazione con l’uomo, riuscendo a bloccarlo e metterlo in sicurezza. Identificato per un trentanovenne marocchino regolarmente soggiornante ma annoverante precedenti di polizia, veniva pertanto tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a P.U., quindi tradotto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la locale Casa Circondariale, in attesa del rito direttissimo, mentre la moglie formalizzava la denuncia nei suoi confronti.