Salvatore Mannino, l’ingegnere «smemorato» aveva lavorato a Prato
Adesso è indagato perché forse stava simulando la perdita di memoria mentre voleva far perdere le proprie tracce.
Salvatore Mannino, l’ingegnere «smemorato», adesso indagato perché forse stava simulando la perdita di memoria e tentava invece di far perdere le sue tracce, aveva lavorato a Prato.
Salvatore Mannino, l’ingegnere «smemorato» aveva lavorato a Prato
Era stato direttore della Pam a Prato Salvatore Mannino, l'ingegnere smemorato per cui la moglie aveva lanciato anche un appello alla trasmissione di Rai3 Chi l'ha visto.
L'uomo infatti era scomparso a settembre e di lui si erano perse completamente le tracce. Poi il 20 settembre era stato identificato dalle autorità scozzesi dove si trovava grazie ai tatuaggi che aveva sul braccio.
Lui però sembrava non ricordare nulla, la sua lingua natale. come era arrivato in Scozia o chi fosse.
Salavatore Mannino, 52 anni, è un ex imprenditore e dirigente d'azienda di Lajatico, in provincia di Pisa. Era scomparso di casa il 19 settembre scorso senza lasciare alcuna traccia e poi era stato ritrovato in un ospedale di Edimburgo il giorno dopo senza sapere come ci fosse arrivato o chi fosse.
Due giorni fa è tornato in Italia ma continua a dire, in un inglese stentato, di non ricordare nulla della sua famiglia (ha una moglie e quattro figli).
Adesso però è indagato per simulazione di reato. Si pensa infatti che Mannino stia fingendo e che volesse semplicemente scomparire facendo perdere le sue tracce.
Sospetti che sembrano essere avvalorati proprio da quell'impiego che aveva prima, a Prato. Era direttore alla Pam di via Pistoiese in piena Chinatown a Prato e secondo alcune ipotesi sarebbe qui che l'uomo avrebbe appreso come riuscire a far perdere le proprie tracce e farsi una nuova identità.
Tutte ipotesi che dovranno essere confermate con un'indagine che è adesso in corso.