SESTO FIORENTINO

Rosario e Biagio: l’amicizia tra il dipendente comunale e il gatto mascotte che ha conquistato il cuore dei sestesi

Il felino frequenta da sempre sia il comando della polizia Municipale che il palazzo comunale.

Rosario e Biagio: l’amicizia tra il dipendente comunale  e il gatto mascotte che ha conquistato il cuore dei sestesi
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Biagio, il gatto mascotte del centro storico, è sempre di più un’autentica celebrità. A Sesto Fiorentino lo conoscono e lo apprezzano in tanti e ogni giorno con la sua innata bellezza riesce a conquistare l’amore dei sestesi. Di lui ne parlano tutti, sui social e in città. A buon diritto si è conquistato il ruolo da star, come gatto sindaco per eccellenza, amato e coccolato. Ma Biagio non intende mutare i suoi tratti distintivi: pur avendo dei padroni, ha scelto la vita di strada, volendo assaporare la piena libertà. Da sempre frequenta sia il comando della polizia Municipale che il palazzo comunale.

«Il mio amore con Biagio – ha commentato il dipendente comunale Rosario Accardi – è nato nove anni fa quando svolgevo l’incarico di messo comunale. Da sempre sono amante dei gatti, mia moglie si occupa da oltre 16 anni di portare da mangiare alle colonie fenile di Campi Bisenzio, ma Biagio, con la sua intelligenza e signorilità, è un gatto diverso, ci capiamo subito e per questo mi ha letteralmente rubato il cuore». Biagio è  uno spirito libero, ama girovagare per il centro, attraversa regolarmente sulle strisce pedonali e si ferma nelle tante attività commerciali che gli danno da mangiare. «Anche ora che sono stato trasferito in un altro ufficio comunale – ha aggiunto Rosario - prima delle 8, mi reco presso il cancello di via Barducci dove mi intrattengo qualche minuto con lui per dargli la pappa».

Ultimamente sono successi due fatti che hanno impensierito Rosario. Nel mese di settembre, la persona che stava effettuando le pulizie in Comune si è accorta che Biagio aveva un occhio socchiuso, così ha avvisato il dipendente che si è precipitato in Comune. Trasportato in clinica veterinaria è stata riscontrata la presenza di un forasacco sopra la palpebra e per giorni Rosario si è  occupato di dargli il collirio. Nei giorni scorsi, invece, Biagio non si trovava più e tutti erano ovviamente preoccupati. E’ emerso che una donna si era portata a casa il felino ma l’animale, dopo qualche momento di riposo, grattava continuamente la porta dell’abitazione per uscire dall’immobile. Quando poi i familiari della donna hanno diffuso le foto del gatto sui social, vi sono state decine di commenti con esplicite richieste di riportarlo in via Mazzini. Una vera e propria sollevazione popolare. Quella è la sua casa ed è lì che Biagio ama stare. Completamente libero, ma mai solo o abbandonato. «Il gatto – ha ricordato ancora Rosario – ama frequentare il palazzo comunale, scodinzolando nei vari uffici fino alla porta del Sindaco che nel tempo ha imparato a conoscere.

Ora il gatto è spaesato, nel palazzo comunale stanno facendo alcuni lavori e io sono stato spostato altrove, così non mi trova più come avveniva in precedenza. Durante la giornata - ha continuato – cammina molto ma di regola non si sposta dal centro anche se a volte l’abbiamo ritrovato nel viale Togliatti o alla stazione». Insomma, il gatto delle foreste norvegesi oggi ha 12 anni, inizialmente aveva trascorso i primi anni della sua vita insieme alla sua padrona, quando ancora era un batuffolo di pelo, ma poi dopo qualche tempo ha iniziato a vivere a tutto tondo la sua vita da nomade diventando un adorabile vagabondo. Le sue abitudini sono conosciute da tutti, come la richiesta della pappa. Ogni mattina spunta negli uffici del Comune, annusa, aspetta e banchetta. La cura e l’affetto collettivo delle persone verso questo gattone dimostrano che anche attraverso gesti semplici e l’amore per gli animali, si può affermare il senso positivo di una comunità.

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