L'ex profeta de Il Forteto

Rodolfo Fiesoli ai domiciliari a tre anni dalla condanna per violenza sessuale

Oggi 81 anni è stato trasferito in una rsa. Doveva scontare oltre 14 anni

Rodolfo Fiesoli ai domiciliari a tre anni dalla condanna per violenza sessuale
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Rodolfo Fiesoli, il fondatore della comunità "Il Forteto" in Mugello (Firenze), condannato per violenza sessuale e maltrattamenti, è stato scarcerato. A causa delle condizioni di salute è stato posto ai domiciliari. E' quanto disposto dal tribunale di sorveglianza di Venezia. Fiesoli, condannato in via definitiva a 14 anni e 10 mesi di carcere,  è stato trasferimento in una rsa nel padovano.

Chi è Roberto Fiesoli

Oggi Fiesoli ha 81 anni e fino al 2033 avrebbe dovuto trascorre i suoi anni in carcere. La sentenza parlava di abusi sessuali, commessi sui ragazzi affidati dal tribunale di Firenze alla comunità de Il Forteto. Adesso arriva la scarcerazione per motivi di salute. E’ stato condannato a 15 anni per gli abusi sessuali commessi sui ragazzi affidati dal tribunale alla comunità da lui fondata. Negli anni '70 è stato il leader di un gruppo  di rivoluzionari. Poi è arrivata la comunità e l'accredito nelle istituzioni. Correva l'anno 1977.  Da allora ci sono stati abusi e sevizie nei confronti di minori che il profeta avrebbe dovuto difendere.

Le testimonianze

I test parleranno di abusi. “Fiesoli ti faceva sentire unico al mondo. Poi ho scoperto che aveva rapporti con tutti. E ci dissero che era la terapia”, ha raccontato una delle innumerevoli vittime.
Un altro testimone ha raccontato i rapporti sessuali. "Anche io fui, in un periodo, tra i quattro prediletti che dormivano in camera con lui. Ci diceva ‘Voi siete i puri, porterete il Verbo’ tra gli uomini. Non parlavamo di questo fra noi, perché  il Profeta ci diceva che erano segreti da tener per noi e che gli altri all’esterno della comunità non potevano capire”.

Adesso la scarcerazione

Tanta l'indignazione. Intanto Fratelli d'Italia ha chiesto la calendarizzazione della proposta di legge per istituire una nuova Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso. "Lo Stato non può lasciare sole le vittime, da parte nostra metteremo in campo ogni sforzo", hanno detto i parlamentari di Fdi, Giovanni Donzelli, Francesco Michelotti e Chiara La Porta.

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