ancora guai

Rissa in carcere, il babbo di Kata picchiato e minacciato

La rissa sarebbe nata tra un gruppo di marocchini e peruviani. Per Miguel Angel Romero Chicclo è stato chiesto il trasferimento

Rissa in carcere, il babbo di Kata picchiato e minacciato
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E' stato ferito e minacciato di morte Miguel Angel Romero Chicclo, il babbo della piccola Kata, scomparsa il 6 giugno 2023. Chicclo è finito all'ospedale insieme ad altri due detenuti in seguito ad una rissa in carcere di Prato. Secondo una prima ricostruzione il diverbio sarebbe nato tra carcerati di origine peruviana e marocchina.

Rissa partita per futili motivi

La vicenda non sembra essere collegata alla sparizione della bambina peruviana di cui si sono perse le tracce dall'ex hotel Astor di via Maragliano.

 

La rissa invece alla Dogaia sarebbe nata in seguito ad una incursione del gruppetto di marocchini nella cella dei peruviani. Qui sono partite le botte. Tante visto il referto medico.

Quattro punti di sutura a un sopracciglio, uno ha avuto l’inclinazione di una costola, mentre il babbo di Kata ha riportato tumefazioni al viso e una contusione al braccio.

Indagini ferme sulla sparizione di Kata

Nelle scorse settimane era tornata a parlare la mamma di Kata, a margine di una trasmissione Rai dove ha sostenuto che la bimba sia stata rapita e poi venduta. Al momento le indagini sono ferme.

Kata nelle immagini delle telecamere di via Boccherini

Le ultime immagini sono quelle che ritraggono la bambina che esce per poi rientrare dento l'albergo. Di lei parlano i pochi i minuti che inquadrano la bambina per l'ultima volta. Nelle immagini video si vede la bambina salire verso i piani alti della struttura e poi scendere verso il cortile.  A riprenderla è la telecamera di via Boccherini.

Le immagini sono state diffuse giovedì 13 luglio 2023, dai carabinieri, delegati alle indagini coordinate dalla Dda di Firenze.

Poco prima di quel video si era visto Kataleya con gli amici e poi rientrare all'interno da sola, di quella che era la sua casa. L'ipotesi per gli inquirenti rimane sempre la stessa: sequestro di persona a scopo di estorsione.

 

Adesso , rimane la labile certezza che con la scomparsa della piccola ci sia una connessione con l'estero, ma si indaga ancora su come la bambina sia stata portata fuori dall'edificio occupato, dove clan peruviani si scontravano per il controllo delle stanze.

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