Recupero e restauro del complesso dell’Antico Spedale di Sant’Antonio, approvato in giunta il progetto di fattibilità tecnica ed economica
È stato approvato durante l’ultima giunta comunale il progetto di fattibilità tecnica- economica per il restauro e il recupero dell’Antico Spedale di Sant’Antonio.
Entra così nel vivo la progettazione tecnica e la programmazione procedurale del Comune che vedrà nei prossimi passaggi l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo e l’avvio dei lavori entro l'autunno 2023. Si tratta di un recupero importantissimo per il Comune di Lastra a Signa che consentirà di restituire questo bene di interesse culturale completamente fruibile per la collettività, come struttura polifunzionale da destinare principalmente ad attività di studio e alta formazione, nonché ad attività di marketing e promozione turistica del Comune: quindi spazi per co-working, convegni, esposizioni permanenti e attività museali, divulgazione culturale e di innovazione come piccole fiere ed eventi.
Nel progetto di fattibilità tecnica ed economica, oltre agli elaborati tecnici che illustrano le tecnologie di restauro del bene, sono contenuti i dettagli sui vari livelli di progettazione seguendo le linee guida del MIMS (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e il dettaglio della previsione dei interventi di restauro, impiantistici e di miglioramento sismico. Il computo economico dell’opera è di 6.601.000 euro di cui 3.881.000 euro finanziati dall’Unione Europea attraverso risorse del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Next Generation Eu- missione 5 componente 2 investimento/subinvestimento 2.2 “Piani urbani integrati”), il resto finanziato dalle casse comunali.
Ricordiamo che il Comune di Lastra a Signa ha completato nell’ottobre 2022 la procedura di attribuzione e trasferimento a titolo gratuito dell’immobile da parte del Demanio Pubblico dello Stato attraverso la legge sul Federalismo culturale, grazie al progetto di valorizzazione presentato dal Comune e approvato dal Ministero della cultura e dall’Agenzia del Demanio con l’obiettivo appunto di recupero totale del complesso per la fruizione di tutti i locali e con destinazioni d’uso congrue con le esigenze della comunità, limitando gli interventi invasivi in modo da conservare gli elementi architettonici e le strutture originali.
“Rispettando i tempi dettati dal Pnrr - ha spiegato il sindaco Angela Bagni- andiamo avanti con il nostro progetto di recupero e valorizzazione dell’Antico Spedale di Sant’Antonio, uno dei punti fondamentali del mio programma di mandato. Una grande sfida per la nostra amministrazione che con questa operazione vuole raggiungere l’obiettivo di riqualificare e valorizzare tutto il centro storico. Con le funzioni che andremo ad inserire al suo interno vogliamo che lo Spedale torni ad essere frequentato e vissuto soprattutto dalle nuove generazioni e ancora di più conosciuto e apprezzato dal punto di vista storico, culturale e architettonico”.
L’Antico Spedale di Sant’Antonio, nel centro storico di Lastra a Signa, è un edificio risalente al 1.400 che deve la sua realizzazione ai Consoli dell’Arte della Seta di Firenze con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. Lastra a Signa all’epoca faceva parte di un sistema di fortificazioni necessarie per la Repubblica Fiorentina ed era il porto fluviale di Firenze essendo l’Arno navigabile fino in quel punto.
La città era sede di un notevole commercio di transito e di un fiorente mercato e si poneva quindi come punto di passaggio obbligato per la circolazione di merci e persone. Il complesso si presentava con un loggiato a sette arcate su cui si affacciavano i portali di ingresso che danno accesso ai saloni del piano terreno. Questo loggiato ricorda quello fiorentino dell’Istituto degli Innocenti e per questo motivo si ipotizza che alla sua realizzazione abbia contribuito Filippo Brunelleschi. Negli anni la struttura è stata sede per il ricovero dei pellegrini, orfanotrofio, chiesa e teatro.