Qf-ex Gkn, Tribunale respinge ricorso: confermata la condanna per condotta antisindacale
"La giustizia ha fatto il suo corso e questa decisione conferma la validità delle posizioni della Regione Toscana", ha commentato Giani
Il tribunale di Firenze ha respinto il ricorso presentato il 10 gennaio scorso dalla QF Spa, ex Gkn, riconfermando la condanna per condotta antisindacale del 27 dicembre scorso.
Le parole di Giani, Fabiani e Angelino
"La giustizia ha fatto il suo corso e questa decisione del Tribunale conferma la validità delle posizioni della Regione Toscana - ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani appena appresa la notizie del ricorso respinto -. Abbiamo da subito ritenuto impropria e grave la scelta unilaterale dell’azienda di uscire da una procedura amministrativa prevista dal decreto Orlando, cioè dalla legge 234 sulle delocalizzazioni del 2021. Noi abbiamo seguito e continuiamo a seguire l'iter previsto da tale procedura eravamo e nuovamente invitiamo l'azienda a rispettarla".
Anche Valerio Fabiani, consigliere per le politiche per il lavoro del presidente della Regione Toscana, sottolinea l'importanza del rispetto della legge 234/2021 ed auspica che l'azienda ritorni all'interno di u percorso definito dalla normativa: "Noi siamo da sempre stati all'interno di quella procedura, e continuiamo ad esserci - ha detto - . Esortiamo anche l’azienda a seguirla e rispettarla, portano a compimento tutti gli adempimenti che ancora mancano: presentare il piano sociale, partecipare ad un confronto e attivare gli ammortizzatori sociali, ponendo finalmente le basi per la reindustrializzazione dell'area, secondo quanto quella norma prevede".
Per Stefano Angelini di Fiom Cgil Fi-Po-Pt "l’azienda aveva chiesto la revoca del decreto per infondatezza delle nostre pretese e oggi la giustizia riconosce che avevamo ragione fin dall’inizio. Ora QF applichi la legge 234/21, attivi gli ammortizzatori sociali e paghi le retribuzioni dei lavoratori da gennaio. Sono già cinque i ricorsi presentati e vinti da singoli lavoratori col nostro patrocinio. Altrimenti si proceda al commissariamento di un’azienda che di fatto non esiste più.”