Cronaca

Pusher residente a Lastra a Signa spacciava alle Cascine

Alla vista dei carabinieri ha cominciato ad agitarsi.

Pusher residente a Lastra a Signa spacciava alle Cascine
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Pusher residente a Lastra a Signa spacciava alle Cascine

Controlli antidroga organizzati dai carabinieri della Stazione Campo di Marte di Firenze  unitamente ai militari della C.I.O. del 6° Btg. “Toscana” che hanno portato alla denuncia di tre spacciatori. Nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio che in questo periodo sono perlopiù finalizzati alla prevenzione della diffusione del virus covid-19, hanno denunciato in stato di libertà, nel parco delle “Cascine”, e precisamente nei pressi della fermata “Cascine”, O.S., 32enne senegalese, residente a Lastra a Signa, regolare sul territorio nazionale, D.M.L., 27enne, senegalese, residente a Firenze, regolare sul territorio nazionale, pregiudicato, e A.S.H., 22enne marocchino, senza fissa dimora, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. La loro presenza è subito apparsa sospetta agli uomini delle forze dell'ordine che li hanno fermati per controlli. La loro reazione non ha lasciato dubbi: alla vista dei Carabinieri i due uomini, hanno cercato di disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente grammi otto di “hashish”. A quel punto è scattata immediatamente la perquisizione e sono sono stati trovati in possesso di ulteriori grammi otto circa di “hashish”, suddivisi in 13 dosi, nonché della somma di denaro contante di euro 120,00 di vario taglio, ritenuta provento dell’attività illecita. Il tutto posto sotto sequestro.

Droga ai tempi del coronavirus

Come emerge dal Report sull'impatto della pandemia sul mercato internazionale della droga curato dall'"European monitoring centre for drug and drug addiction a livello mondiale, la produzione e la grande distribuzione non sembrano risentire troppo della pandemia - e i carichi sequestrati sono addirittura cresciuti rispetto allo stesso periodo dell'anno passato - ma il Covid promette di incidere e non poco sulla qualità dei consumi. La domanda di cannabis - per "noia" o per "stress" - viene stimata in crescita mentre quella di cocaina, a lungo andare, potrebbe contrarsi in misura anche significativa: è una sostanza - spiegano gli esperti - di cui si fa un largo uso soprattutto in contesti ricreativi e le chiusure di locali, discoteche e pub oltre alla sospensione dei grandi raduni musicali non ne agevolano certo la distribuzione. Un ragionamento analogo potrebbe valere per droghe sintetiche, amfetamine e MDMA, pur a fronte di una produzione che - soprattutto in Olanda e in Belgio - resta molto sostenuta: localmente si segnala un sensibile calo dei prezzi al consumo, evidente tentativo di dare ossigeno al mercato.

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