Pulizia totale nel campo rom di Pistoia, ecco l'ordinanza del sindaco
In quindici giorni si partirà con l'intervento, dai rifiuti alle baracche abusive del campo Rom e saranno messi nuovi deterrenti per una maggior sicurezza dell'area.
Attuato il provvedimento particolarmente atteso per debellare la discarica abusiva di rifiuti ingombranti presenti nell’ex campo di volo dove è situato anche il campo Rom: numerosi gli attori protagonisti per la ripulitura. Ci sono quindici giorni di tempo per iniziare la ripulitura.
Stop alla discarica all’ex campo di volo
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ordina la pulizia dell’area lungo il Brusigliano, fino alla zona dell’obitorio, e la rimozione delle baracche abusive del campo Rom. È un’operazione imponente quella disposta dal primo cittadino nell’area di via Ciliegiole, trasformata in un’enorme discarica.
Dopo l’intervento urgente del 19 maggio scorso svolto dai cantieri comunali e dalla Polizia Municipale per togliere i rifiuti dall’alveo del Brusigliano che, ostruendo il deflusso dell’acqua, hanno provocato la tracimazione del torrente, e a seguito del ritrovamento, in quegli stessi giorni, di un nuovo consistente abbandono di rifiuti, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di dover procedere con le ordinanze necessarie all’avvio degli interventi.
Alia spa, in base all’ordinanza del sindaco, si dovrà occupare della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti presenti nell’area tra l’Ombrone e l’ospedale San Jacopo. La società di gestione dei rifiuti, che su richiesta del Comune, ed in particolare dell’ufficio ambiente, ha predisposto un apposito progetto già passato al vaglio di Ato Toscana Centro, avrà quindici giorni di tempo dalla notifica dell’atto per iniziare i lavori, e centoventi giorni per concluderli. Alia, nello specifico, è chiamata a effettuare la rimozione, la cernita, la triturazione e il trasporto dei rifiuti ai siti di smaltimento.
Il Consorzio di bonifica medio Valdarno e il Genio Civile, anch’essi tra i destinatari dell’ordinanza, si occuperanno invece, ciascuno a seconda delle proprie competenze, della rimozione dei rifiuti nell’alveo e sulle sponde del torrente, della demolizione del guado sul Brusigliano – una volta che sarà terminata l’opera di ripulitura e al fine di impedire l’accesso a nuovi scarichi illeciti – e dei controlli agli accessi dell’argine dell’Ombrone con il posizionamento di apposite sbarre.
Intanto negli scorsi giorni, proprio in preparazione dell’intervento e del passaggio dei mezzi di Alia, il personale dei cantieri comunali, con la collaborazione della Polizia Municipale, ha liberato alcune aree rimuovendo le carcasse di sei automobili e di due furgoni. Il servizio lavori pubblici provvederà anche a posizionare una sbarra al campo di volo (poco dopo l’obitorio) per impedire l’entrata verso il Brusigliano.
Oltre all’ordinanza di rimozione dei rifiuti, il sindaco Tomasi ha firmato anche un atto destinato agli abitanti del campo Rom per la rimozione delle baracche e di ogni altra costruzione fuori dal perimetro autorizzato nel 2014, che è stato realizzato con i dovuti accorgimenti di tutela ambientale ed igienico-sanitaria.
I destinatari dell’ordinanza avranno quindici giorni di tempo, a partire dalla notifica, per intervenire dopodiché sarà il Comune di Pistoia a rimuovere quanto c’è di abusivo. Negli scorsi giorni i cantieri comunali hanno posizionato i picchetti di perimetrazione per delimitare l’area autorizzata.
Entrambe le ordinanze sono state predisposte a seguito del vertice in Prefettura dello scorso 31 maggio convocato dal Prefetto Emilia Zarrilli, che ha accolto la richiesta urgente del sindaco di Pistoia convocando al tavolo, oltre al Comune di Pistoia, la Regione Toscana, la Questura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, il Genio Civile, il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Arpat, Alia, Ato, Polizia Provinciale e Provincia di Pistoia.
«Diamo avvio a questa prima fase di lavori – interviene il sindaco Alessandro Tomasi – affrontando un problema annoso e molto complesso. Quella del Brusigliano è una discarica abusiva che certamente non è nata nei mesi scorsi e che nel tempo è diventata un pericolo per l’incolumità pubblica, basti pensare al rischio incendi, e una fonte di gravi problematiche ambientali che tutti gli enti competenti sono chiamati adesso a risolvere. Certamente questa prima fase rappresenta l’opera più imponente da mettere in atto nell’area di via Ciliegiole, a cui però devono necessariamente far seguito tutte le azioni volte ad evitare altri scarichi illeciti e una programmazione che, nel corso degli anni, vada verso il superamento del campo».
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