CALENZANO

Primo morto per coronavirus a Calenzano

Si tratta di un uomo di 60 anni, già ricoverato da oltre un mese in ospedale per altri gravi patologie. Il Sindaco e tutta l’Amministrazione esprimono il loro cordoglio e la vicinanza alla famiglia.

Primo morto per coronavirus a Calenzano
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Decesso di un paziente positivo al virus: aveva 60 anni. Il cordoglio del Sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini.

Primo morto per coronavirus a Calenzano

E’ avvenuto ieri il decesso di un cittadino calenzanese risultato positivo al Covid-19. Si tratta di un uomo di 60 anni, già ricoverato da oltre un mese in ospedale per altri gravi patologie. Il Sindaco e tutta l’Amministrazione esprimono il loro cordoglio e la vicinanza alla famiglia.

“Le autorità sanitarie non ci hanno ancora specificato se la morte è da attribuire al Covid-19 – ha spiegato il Sindaco Riccardo Prestini – dato che l’uomo era da tempo ricoverato per altre gravi patologie. Al di là delle statistiche, comunque importanti per studiare l’espansione e la letalità del virus, rimane il dolore per la perdita della vita di un nostro cittadino, alla cui famiglia esprimiamo le nostre più vive condoglianze. Così come esprimiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che non possono stare vicino ai propri cari in ospedale e in generale a chi in questi giorni si trova a vivere un lutto senza poter celebrare il funerale”.

Persone positive al virus

I casi di cittadini positivi al Covid-19 a Calenzano sono in totale 18, compresa la persona deceduta ieri, con un trend che al momento si mantiene costante. La maggior parte di loro si trovano in isolamento nelle proprie abitazioni, dove ricevono le cure necessarie. Gli altri sono ricoverati in ospedale.

Rimane stabile il dato complessivo sulle morti,  rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi, segno che al momento l’emergenza Covid-19 non ha determinato aumento della mortalità a Calenzano.

“Ci auguriamo che venga confermato il rallentamento registrato negli ultimi giorni a livello regionale – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Prestini – e che i contagi vengano diluiti il più possibile nel tempo. Questo darà modo alle strutture sanitarie di rispondere adeguatamente e alla ricerca di approfondire le sperimentazioni in atto, sia per la cura che per il vaccino. Ora più che mai è importante rispettare le regole e rimanere in casa il più possibile. Lo sforzo di tutti sta dando i primi risultati. Solo con l’impegno di tutti sarà possibile renderli stabili e contenere la diffusione del virus”.

Il nuovo decreto

Si ricorda che con il nuovo decreto del 25 marzo sono cambiate le sanzioni previste per chi non rispetta le regole. Chi viola le norme sulle uscite, raggruppamenti di persone e spostamenti all'interno o fuori dal Comune rischia una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro; se la violazione avviene utilizzando un veicolo, la sanzione sarà aumentata fino ad 1/3; le attività commerciali che non rispettano l'obbligo di chiusura avranno una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro e la chiusura temporanea dell'attività da 5 a 30 giorni. Le pene più severe sono per chi è risultato positivo al virus e viola la quarantena: rischia la denuncia penale, con arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5.000 euro. Tali sanzioni valgono anche per i verbali elevati precedentemente.

 

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