Post alluvione, adesione di massa per la vaccinazione antitetanica
Corridoi e sale d'attesa piene al primo giorno di vaccinazione gratuita contro il tetano per i cittadini alluvionati
Vaccinazione antitetanica per le popolazioni colpite dall'alluvione. È la disposizione dell'Asl Toscana Centro "al fine di tutelare la salute collettiva della popolazione". Le vaccinazioni saranno effettuate gratuitamente e senza prenotazione, sia come ciclo primario che eventuale richiamo ogni 10 anni.
Enorme adesione per l'antitetanica
I cittadini delle zone alluvionate hanno riempito i corridoi e le sale d'attesa delle sedi sanitarie dove sono effettuati i vaccini contro il tetano. A preoccupare sono le condizioni dei territori colpiti dall'alluvione, zone adesso ad alto rischio infezione.
Il consiglio degli esperti è quindi di farlo sia per gli alluvionati sia per i tanti volontari che hanno aiutato in questi giorni a spalare fango e spostare detriti. Non si esclude peraltro, che oltre alle sedi indicate anche qua sotto, ci sia la possibilità di effettuare vaccinazioni in loco.
Il precedente in Emilia-Romagna
Già in Emilia-Romagna, regione colpita dall'alluvione tra il maggio e il giugno scorso, vi erano state grosse preoccupazioni sui rischi dati dall'acqua stagnante. Anche in quell'occasione vi fu un programma di vaccinazione gratuita per prevenire la proliferazione di zanzare che trasmettono i virus Chikungunya, Dengue e Zika.
Nei casi più gravi di infezione dal bacillo del tetano vi è anche la terapia intensiva. Successe più di un anno fa proprio in Toscana, ad Empoli, dove una donna di 80 anni finì in coma per un piccolo taglietto su un piede provocato da un sasso.
Le sedi e gli orari
Le vaccinazioni si terranno a Prato, Pistoia e Firenze:
Dipartimento della Prevenzione in Via Lavarone 3/5 Prato (piano terra) : Sabato 11 novembre dalle ore 9 alle ore 12 e lunedì 13 novembre dalle ore 14 alle ore 17
Dipartimento della Prevenzione in Viale Matteotti 19 Pistoia (piano terra): Giovedì 9 novembre dalle ore 9 alle ore 12 e venerdì 10 novembre dalle ore 14 alle ore 17
Casa della Salute Le Piagge in via dell'Osteria , 18 – Firenze: Giovedì 9 novembre dalle ore 8.30 alle ore 13
Distretto "Alfa Columbus" in Via Livornese, 277 Lastra a Signa - Firenze: Giovedì 9 novembre dalle ore 9 alle ore 12
Sicurezza delle acque –Potabilità dei pozzi privati
L’Azienda sanitaria raccomanda di prestare attenzione agli annunci delle autorità locali, che informano i cittadini se l'acqua corrente è potabile oppure se può essere usata per cucinare e lavarsi. E’ importante seguire le istruzioni ufficiali e usare acqua imbottigliata, bollita o disinfettata per cucinare, pulire o lavarsi. Se l'acqua pulita scarseggia, usare detergenti a base di alcol. Quando si usa acqua imbottigliata, accertarsi che vanga da una fonte certa, altrimenti bollirla o trattarla prima di berla.
La bollitura è il modo migliore per uccidere batteri e parassiti presenti nell'acqua (è sufficiente un minuto), ma non per eliminare contaminanti chimici. Tutti coloro che utilizzano acqua ad uso potabile da approvvigionamento autonomo (pozzo o sorgente), qualora siano stati oggetto di danni a causa dell'alluvione, non devono farne uso a scopo idropotabile fino al ripristino della situazione di normalità.
Occorre, infatti, assicurarsi che l’evento alluvionale non abbia compromesso la potabilità, soprattutto quando è stata interessata dall’alluvione la captazione o le aree di alimentazione della risorsa idrica superficiale o sotterranea. Si raccomanda di prestare attenzione a odori e colorazioni anomale dell’acqua che potrebbero essere indici di contaminazioni.
In tale condizioni, è necessario verificare l’eventuale presenza di danneggiamenti agli impianti di potabilizzazione al fine di eseguire le necessarie opere di manutenzione straordinaria ed effettuare un’analisi microbiologica e chimica per verificare la potabilità dell’acqua e monitorare con maggiore frequenza nel tempo rispetto alle frequenze ordinarie il mantenimento della potabilità dell’acqua.
Gestione degli alimenti
L’Azienda indica alcune raccomandazioni per una corretta gestione degli alimenti: gettare via tutti gli alimenti che possono essere venuti in contatto con le acque di inondazione oppure che abbiano odore, colore o segni insoliti; è necessario, per motivi precauzionali, scartare i prodotti dell’orto che hanno subito allagamento, soprattutto quelli che vengono consumati crudi; gettare via tutti i cibi deperibili (carne, pesce, uova e avanzi di ogni tipo) che siano rimasti a una temperatura superiore ai 4°C per più di due ore; cibi scongelati che contengano ancora cristalli di ghiaccio o che abbiano una temperatura non superiore a 4°C possono essere cucinati o ricongelati.
In mancanza di energia elettrica, è necessario mantenere congelatore e freezer chiusi il più possibile, gettare via prodotti in scatola aperti o danneggiati, eliminare tutti i contenitori alimentari con chiusure a vite, a scatto, a torsione e tutti i prodotti confezionati in casa che siano entrati in contatto con acque di inondazione, perché non possono essere disinfettati.
Tutti i recipienti venuti in contatto con le acque di inondazione devono essere privati dell'etichetta, lavati e disinfettati con acqua e candeggina, non usare acque contaminate o che si ipotizzano possano essere contaminate per lavare i piatti, lavarsi i denti, lavare e preparare i cibi, lavarsi le mani, preparare il ghiaccio o cibi per neonati.
Infine continuare ad allattare al seno i neonati, come prima dell'inondazione. Nel caso di alimentazione artificiale, cercare di usare il più possibile prodotti già pronti. Prima dell'uso, biberon e tettarelle vanno lavati con acqua imbottigliata, bollita o trattata.
Prima ripulitura e rimozione di rifiuti e detriti causati dall’alluvione
Per garantire l’esecuzione in un’ottica di sicurezza, delle operazioni finalizzate alla prima ripulitura di rifiuti e detriti causati dall’alluvione l’Azienda formula una serie di indicazioni, tra i quali l’uso di indumenti appositi, di occhiali protettivi, qualora necessario, verificare l’efficacia della vaccinazione antitetanica anche sul fascicolo sanitario e segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi di intossicazioni.
Per una prima sanificazione degli ambienti, dopo la completa pulizia da acqua, fango e detriti, occorre procedere dapprima a disinfettare con acqua calda e candeggina (1 bicchiere di candeggina ogni 10 litri di acqua), quindi continuare a lavare utilizzando 1 bicchiere di ammoniaca ogni 2 litri di acqua.