interventi per quasi 1,8 milioni di euro

PolCascine raddoppia e si affida all'intelligenza artificiale per risolvere il problema della sicurezza

L'assessore alla Sicurezza, Andrea Giorgio: "La sicurezza è un diritto dei cittadini ed è una priorità di questa amministrazione"

PolCascine raddoppia e si affida all'intelligenza artificiale per risolvere il problema della sicurezza
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Nuove telecamere, più uomini e intelligenza artificiale. E' la ricetta di Palazzo Vecchio per arginare il problema della criminalità a Firenze. Una città che sarà sorvegliata anche con un nuovo sistema di videosorveglianza nelle aree più critiche.

Palazzo Vecchio, quindi, rilancia sulla sicurezza con un pacchetto di interventi da quasi 1,8 milioni di euro. Ci sono il raddoppio per la Pol-Cascine e steward per la “movida” sia in centro ma che nelle piazze più problematiche delle periferie, ma anche nuove telecamere e un software per migliorare le immagini della Centrale Operativa della Polizia Municipale.

Poi c'è il kit portatile per gli interrogatori.

Ma di che cosa si tratta?

"La sicurezza è un diritto dei cittadini ed è una priorità di questa amministrazione: non ci fermeremo. Siamo impegnati costantemente su più fronti per fare la nostra parte mettendo a disposizione la nostra Polizia municipale e collaborando con la Prefettura, la Questura e le forze dell’ordine – dichiara l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio –.

Andrea Giorgio, assessore alla Sicurezza al Comune di Firenze

Con questo progetto non solo avremo personale in più, oltre alle assunzioni ormai prossime dei nuovi 200 agenti, da impiegare per il servizio dedicato al Parco delle Cascine che già adesso sta ottenendo risultati visibili, ma potremo anche fare un salto di qualità importante sul fronte della tecnologia in dotazione alla nostra Polizia Municipale ed a un miglioramento della video sorveglianza con una presenza più capillare delle telecamere e tecnologie migliori".

L'intervento nel dettaglio

In dettaglio sono cinque gli interventi per i quali sono state chieste e ottenute le risorse (pari 1.764.667 così suddivisi 585.667 per il 2024 e 589.500 per il 2025 e 2026), ovvero: l’assunzione a tempo determinato di dieci agenti per il triennio 2024-2026 provenienti dalle graduatorie in essere e che si aggiungeranno ai 200 neoassunti che arriveranno il 4 novembre (prima tranche) e il prossimo anno (seconda tranche).

Questi agenti, che entreranno in servizio sempre a novembre, andranno a potenziare il servizio mirato del Parco delle Cascine e attualmente svolto da cinque pattuglie su tre turni.

Oltre agli agenti, gli steward

Parte del finanziamento è infatti destinato al servizio di questi operatori nell’area centrale dove si concentra la cosiddetta “movida” ma anche nelle zone meno centrali più problematiche individuate insieme a Quartieri e istituzioni ed esempio piazza dalla Piccola o piazza Dalmazia.

Per questa iniziativa, varata all’inizio di aprile e che andrà avanti fino all’inizio di gennaio, il Comune ha anticipato le risorse in attesa dell’approvazione del progetto che adesso potrà essere esteso.

Per quanto riguarda la Centrale Operativa, dove gli agenti della Polizia municipale hanno accesso e controllano le oltre 1.700 telecamere già in funzione, che sono a disposizione di tutte le forze dell’ordine, sarà acquistato un software che consentirà, grazie anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, una miglior definizione delle immagini anche in situazioni non ottimali per le riprese come le ore notturne o pioggia intensa.

Questo consentirà, ad esempio, di distinguere le targhe dei veicoli coinvolti in incidenti e che si danno alla fuga anche in situazioni di scarsa visibilità o una migliore capacità di individuare autori di reati. Sempre rimanendo in tema di immagini, una parte delle risorse sarà utilizzata per potenziare il sistema di videosorveglianza. Previste infatti 20 nuove telecamere la cui collocazione sarà individuata dopo un approfondimento insieme al Csosp e ai Quartieri.

Saranno poi acquistati i kit portatili che consentiranno agli agenti di svolgere interrogatori anche presso i propri reparti senza doversi recare al comando e ottimizzando così le operazioni anche per quanto riguarda i tempi. Si tratta di dispositivi smart per effettuare riprese audio/video con tutti gli accorgimenti previsti dalla Legge Cartabia anche in sedi non dotate di locali dedicati.

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