Firenze

Operazione sicurezza sui mezzi pubblici: i Carabinieri identificano il molestatore seriale della tramvia

Le indagini proseguono senza sosta per ricostruire l'esistenza di eventuali ulteriori analoghi episodi, dando in particolare la possibilità di essere ascoltate ad altre eventuali vittime tra le passeggere della tramvia.

Operazione sicurezza sui mezzi pubblici: i Carabinieri identificano il molestatore seriale della tramvia
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Operazione sicurezza sui mezzi pubblici: i Carabinieri identificano il molestatore seriale della tramvia

Ha condiviso in un gruppo whatsapp il suo dolore per la molestia sessuale che un po’ di giorni prima era stata costretta a subire sulla tramvia, mentre si stava recando al lavoro.
È stato così che, oltre a ricevere la solidarietà delle altre donne, la malcapitata ha compreso di non essere la sola a cui erano state rivolte tali illecite attenzioni. Ha, in particolare, appreso che anche una sua connazionale - le vittime sono di origini sudamericane - era stata interessata dalle azioni di quello che sembrava essere lo stesso uomo.
Le due quindi, superando le difficoltà linguistiche e facendosi forza a vicenda, si sono rivolte ai Carabinieri della Stazione di Firenze Castello per chiedere aiuto. I militari dell'Arma, supportati da un interprete, sono così riusciti a raccogliere la loro preziosa denuncia, resa con dovizia di particolari nonostante un profondo turbamento, e ad avviare tempestive indagini.
Secondo quanto riferito, nella prima metà del gennaio scorso, un uomo, in due distinte circostanze, si sarebbe avvicinato alle spalle di ciascuna delle due vittime e, approfittando della loro momentanea distrazione, mentre viaggiavano quali passeggere a bordo della tramvia T2 Guidoni, avrebbe strofinato i propri genitali sui loro corpi, costringendole a ritrarsi e ad allontanarsi, profondamente scosse.

È così iniziata serrata attività investigativa, cui è stato dato particolare impulso nel contesto della linea strategica dell’Arma fiorentina di fermo contrasto ai fenomeni delittuosi commessi a bordo di mezzi di trasporto pubblico, adottata, anche mediante mirati servizi in borghese e in divisa, all’esito delle decisioni assunte da comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
All’uomo (un 60enne fiorentino pensionato della zona di Peretola, incensurato), cui viene contestato il delitto di violenza sessuale, i Carabinieri sono risaliti mediante diversi servizi in borghese a bordo dei convogli, che hanno consentito di identificare discretamente l’indagato, che agiva a bordo della tramvia evidentemente perché sprovvista di video sorveglianza.

Fondamentale è stata anche la collaborazione delle vittime che sono riuscite a ricordare particolari fondamentali, quali la descrizione degli abiti e della fisionomia del soggetto, anche grazie all'escussione da parte di militari appositamente formati nel contrasto dei delitti a sfondo sessuale.
Le indagini proseguono senza sosta per ricostruire l'esistenza di eventuali ulteriori analoghi episodi, dando in particolare la possibilità di essere ascoltate ad altre eventuali vittime tra le passeggere della tramvia.
Le donne che ritengano di essere rimaste vittime di azioni delittuose simili, non potendosi al momento escludere la serialità delle azioni dell’indagato, potranno rivolgersi ai Carabinieri per denunciare l'accaduto.

 

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