Operaio morto a Massa Marittima, Giani: "Non possiamo accettarlo. Non si può morire di lavoro"
I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo in Toscana
"Si allunga l’elenco dei morti sul lavoro e come istituzioni non possiamo proprio accettarlo". Commenta così il presidente della Toscana Eugenio Giani l’incidente tragico in cui giovedì 18 luglio 2024, ha perso la vita un operaio edile di 54 anni, cadendo da un altezza di una decina di metri all’interno di un cantiere nel centro storico di Massa Marittima in provincia di Grosseto.
"Alla famiglia del lavoratore deceduto va il cordoglio mio e di tutta la giunta regionale - ha detto Giani -. In un Paese civile non si può morire di lavoro. Lo diciamo da anni e la strada da battere non può che essere quella imboccata: investire sulla formazione, ancora di più, investire sullo scambio di buone pratiche, non far venir meno e potenziare i controlli, i piani mirati di prevenzione, l’informazione e assistenza alle imprese: una battaglia che si vince tutti assieme, con la collaborazione tra istituzioni ma anche con datori di lavoro e lavoratori".
Assunzioni sul fronte prevenzione e sicurezza
A proposito di controlli, lo scorso maggio la giunta regionale ha approvato l’assunzione a tempo determinato, per tre anni, di venticinque operatori e otto dirigenti chiamati a lavorare sul fronte della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: personale necessario per centrare l’obiettivo di mille ispezioni in più l’anno nei cantieri, arrivandone a controllarne 4500. Una scelta in controtendenza rispetto al governo nazionale, che prima di maggio ha deicso di non stanziare nuove risorse per potenziare i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro e di ridimensionare il ruolo delle Asl in questo ambito.
I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni, anche gravi e mortali. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo nei cantieri toscani e se si considerano anche i soli controlli documentali il numero degli accertamenti sale a 4.924, il 13,5 per cento di tutti i cantieri notificati, ovvero 36.570.