DAL PINO AI DOMICILIARI

Omicidio Viareggio, svelato il vero nome della vittima: in strada un corteo silenzioso

Le lesioni e i traumi provocati da Cinzia Dal Pino col suo suv sarebbero risultate fatali. Le sorelle del 47enne intanto chiedono giustizia

Omicidio Viareggio, svelato il vero nome della vittima: in strada un corteo silenzioso
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo 3 lunghe ore di dettagliato lavoro, si è conclusa l'autopsia sul cadavere del marocchino investito con un suv bianco dall'imprenditrice Cinzia Dal Pino. Derubata della sua borsa, la donna ha inseguito con l'auto il ladro fino in via Coppino a Viareggio dove l'ha schiacciato sulla vetrina di un negozio e ripetutamente investito nella notte di domenica 8 settembre.

Nel frattempo il quotidiano Il Tirreno ha reso noto anche la vera identità della vittima. Said Malkoun sarebbe in realtà il nome falso con cui si faceva chiamare da tempo Nourdine Naziki, 52 anni - e non 47 - originario di Casablanca, in Marocco. Si faceva chiamare Said - un nome molto comune - ed era soprannominato l'Algerino.

Cinzia Dal Pino

Prima notte di arresti domiciliari

Dal Pino si trova ora agli arresti domiciliari, ha passato la prima notte a casa dopo due in carcere, con tanto di braccialetto elettronico. Nessun timore di fuga o inquinamento delle prove bensì non si esclude che quanto accaduto possa ripetersi ancora. Ad inchiodarla sono state le telecamere di sorveglianza, ad aggravarne la posizione l'apparente freddezza dimostrata in quella notte.

Ha investito l'uomo fino a lasciarlo inerme a terra, ha ripreso la sua borsa e invece di chiamare la polizia è tornata al ristorante a restituire un ombrello che le avevano prestato. Forse lo choc per le minacce con tanto di coltello - presunto, poiché al momento non trovato - forse il trauma di quanto commesso. Sta di fatto che gli inquirenti hanno visto consapevolezza di quanto commesso.

 fortemente dispiaciuta, è una cosa andata al di là di quello che sicuramente lei voleva", ha rivelato ai microfoni di Italia 7 il suo avvocato Enrico Marzaduri -. Voleva solo riprendere la borsa senza che lui si potesse avvicinare perché c'era la macchina nel mezzo".

 

VIDEO: Cinzia Dal Pino investe Said Malkoun a Viareggio

 

L'esito dei primi esami autoptici

L'autopsia condotta all'obitorio di Lucca ha evidenziato diverse fratture e lesioni interne gravissime dovute allo schiacciamento. I colpi subiti dall'auto hanno provocato anche emorragie interne.

È morto così Nourdine Naziki. Dopo alcune ore di sofferenza sul marciapiede, è stato visto da una coppia di passaggio che ha lanciato l'allarme. Il 47enne senza fissa dimora è poi deceduto in ospedale. Un quadro critico e difatti fatale per la sua morte. I prossimi esami potrebbero aiutare a stabilire se chiamando subito i soccorsi si sarebbe potuto salvare. Al momento non è ancora possibile stabilirlo.

Ad aspettare la salma di Naziki la sua famiglia. In particolare le sue sorelle che in un'intervista all'emittente marocchina ChoufTv hanno chiesto giustizia per il fratello Said.

"Nemmeno un animale si uccide in questo modo. Said era in Italia da 24 e quella donna l'ha investito per quattro volte lasciandolo lì a terra sul marciapiede. La donna voleva chiaramente investirlo. È scesa, lo ha guardato e con freddezza è risalita sull'auto allontanandosi".

Un corteo per "Said"

Sabato 14 settembre dalle ore 17, i cittadini di Viareggio scossi da quanto accaduto nella propria città sfileranno da piazza del Comune fino a via Coppino, strada in cui è stato investito a morte Naziki, per tutti ormai Said. Un corteo silenzioso, organizzato dal Forum della Pace Versilia al quale parteciperanno Cgil, Arci, Legambiente, Anpi, Casa delle donne e Croce Verde. Saranno deposti dei fiori sul luogo dell'omicidio per ricordare la vittima.

Seguici sui nostri canali