La svolta nelle indagini

Omicidio Firenze: fermati i due assassini all'aeroporto di Bologna. In tasca un biglietto di sola andata

Sono accusati dell'omicidio di Safei Chakar Kiomars, il commerciante ambulante iraniano di 72 anni che aveva un banco di souvenir alla Loggia del Porcellino

Omicidio Firenze: fermati i due assassini all'aeroporto di Bologna. In tasca un biglietto di sola andata
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Sono accusati di omicidio e rapina i due fratelli brasiliani, 19 e 24 anni, che lavoravano con Safei Chakar Kiomars, il commerciante ambulante iraniano di 72 anni che aveva un banco di souvenir alla Loggia del Porcellino.

I poliziotti li hanno fermati all'aeroporto di Bologna con un biglietto di sola andata, comprato il giorno dopo la morte di Kiomars, verso il Brasile. Si chiude così il cerchio dell'omicidio di giovedì scorso, 30 novembre 2023 . Inizialmente sembrava un giallo, ma da lì a poco tutti i pezzi il puzzle ha iniziato a prendere forma.

Sono le telecamere di video sorveglianza a inquadrare i due fratelli arrivare in via Francesco De Pinedo al numero 58, nella zona nord ovest di Firenze. E' mercoledì (29 novembre 2023), poco prima delle 18, quando i due fratelli, cappuccio in testa, si indirizzano all'appartamento di Kiomars.

Entrambi aspettano l'ambulante iraniano alla porta d'ingresso. Al suo arrivo, il più grande dei brasiliani sale fino al sesto piano, l'altro rimane a fare il palo. Sarà Kiomars ad aprire la porta. Poi l'aggressione. Il commerciante è stato legato mani e piedi, lo scotch nero sulla bocca e un sacchetto in testa. Ha cercato di difendersi, la risposta sono stati  calci e pugni.

Come era l'ipotesi sin dalle prime ore si tratta di una rapina finita male. Infatti, i due  cercavano l'incasso della giornata. Sapevano che Kiomars non andava tutti i giorni in banca. Ancora non è chiaro a quanti ammonti la somma che sono riusciti ad arraffare.

Il giorno dopo la rapina

I due fratelli facevano lavori saltuari all'apertura e chiusura del mercato come trasportatori delle bancarelle. E anche il giorno dopo l'omicidio di Kiomars, il più piccolo si è presentato regolarmente al lavoro. Non pensava certo che nel frattempo l'iraniano fosse morto per asfissia.

Infatti, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, dopo la rapina i due avrebbero lasciato il 72enne vivo. La morte sarebbe avvenuta 12 ore dopo per asfissia a causa del sacchetto in testa. Un'agonia che lo ha portato a spirare. Poi, l'allarme dei familiari all'ora di pranzo, fino all'arresto dei due assassini.

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