si indaga in ambito famigliare

Omicidio a Buggiano: strangolata e abbandonata. Oggi l'autopsia sul corpo della 39enne

Al momento non ci sono fermi, ma il principale sospettato è il marito, Marco Satori, 44 anni

Omicidio a Buggiano: strangolata e abbandonata. Oggi l'autopsia sul corpo della 39enne
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Sarà l'autopsia a decidere come è morta Giusy Levacovich, 39 anni, madre di tre bambini. Il corpo è stato trovato il pomeriggio dell'11 maggio 2024 nel cortile della casetta dove viveva con la famiglia nel quartiere nomadi di via XXIV Maggio, località Molin Nuovo, nelle campagne di Buggiano.

Il sospetto è che sia stata strangolata, probabilmente con una maglia stretta al collo, e poi abbandonata.

A trovare il corpo sarebbe stato un abitante della comunità, la mattina di martedì. Sono quattro i nuclei famigliari che abitano in via XXIV Maggio, quasi tutti imparentati tra di loro.

La procura ha aperto un'inchiesta

La Procura di Pistoia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Al momento non ci sono fermi, ma il principale sospettato è il marito, Marco Satori, 44 anni. L'uomo è stato ascoltato a lungo dai carabinieri per provare a ricostruire gli ultimi movimenti. Il 44enne, infatti, si sarebbe allontanato nelle ore dell'omicidio, per poi presentarsi spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Buggiano.

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Gli inquirenti nelle ultime ore stanno ascoltando e raccogliendo le testimonianze per costruire i pezzi mancanti del puzzle. Non hanno dubbi, però, che la tragedia si sia sviluppata in ambito familiare.

Oggi l'autopsia

Con ogni probabilità l'esame autoptico sul corpo della donna verrà eseguito oggi pomeriggio, giovedì 13 giugno 2024. Servirà ricostruire a che ora è stato il decesso e se, soprattutto, quei segni sul collo sono la causa di un strangolamento. Allora si aprirebbe un nuovo scenario e cioè che la donna sia stata uccisa, come già si sospetta.

Comunità chiusa

Ricostruire il tutto è ancora più difficile. Lavacovich fa parte della comunità rom. Una comunità adesso chiusa a riccio, che preferisce chiudersi all'esterno. Quando gli uomini dell'Arma si sono presentati martedì 11 giugno 2024 sono stati aggrediti, così come alcuni cronisti. Difficile scandagliare gli intrecci famigliari.

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