Campi Bisenzio

Oggi le esequie di Sandrino, don Bledar: “Era un’anima buona, una persona umile a cui tutti volevano bene”

 È stato celebrato pochi minuti fa il funerale di Alessandro Minicucci, 57 anni, conosciuto da tutta la città con il soprannome di Sandrino, deceduto mercoledì scorso.

Oggi le esequie di Sandrino, don Bledar: “Era un’anima buona, una persona umile a cui tutti volevano bene”
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Oggi le esequie di Sandrino, don Bledar: “Era un’anima buona, una persona umile a cui tutti volevano bene”

È stato celebrato pochi minuti fa il funerale di Alessandro Minicucci, 57 anni, conosciuto da tutta la città con il soprannome di Sandrino, deceduto mercoledì scorso.

Sandrino a Campi lo conoscevano tutti e tutti, da sempre, gli volevano bene, con la sua storia difficile alle spalle e lo sguardo buono.

Le esequie sono state celebrate presso la parrocchia di Santa Maria

“Affidiamo Sandro alle braccia del Signore - ha detto don Bledar durante l’omelia -  la sua simpatia era entrata nel cuore di tutti i campigiani tanto che abbiamo sentito forte l’esigenza di dargli l’estremo saluto, celebrando il funerale, un fatto umano, che ci fa sentire tutti fratelli e ci consente di ritrovare Dio all’altare della vita.

Sandrino, come tutti lo chiamavano a Campi, - ha proseguito - era davvero un’anima bella, non era mai arrogante, era una persona umile, tentennava con la sua camminata, ma non chiedeva mai nulla in modo insistente.
Era un uomo semplice, ultimamente era una persona  stanca ed oppressa dalla vita, dai tanti meandri di un’esistenza complicata.
Aldilà delle nostre fragilità, lo vedevamo tutti, era pesantemente stanco ed oggi ha trovato ristoro nelle braccia del Signore.

Il ricordo di don Bledar

“Ho conosciuto Sandro alle prove del coro del mercoledì sera - ha ricordato il parroco - si infilava in chiesa, con la birra, perché gli piaceva la musica e spesso frequentava il nostro oratorio avendo anche la chiave dei bagni.
Dopo mesi mi accorsi che lui aveva le chiavi ed un giorno mi suonó il campanello per dirmi che voleva rendermele ma io gli dissi di tenerle perché ne aveva diritto.
Non si poteva non scendere al suo livello, come Dio è sceso al nostro livello, troppo spesso avvertiamo come sia difficile scendere al livello dell’altro, fare un passo indietro, stare al smodo di ragionare degli altri, ma con Sandro non era complicato.
La sua figura lascia l’impronta non solo di simpatia ma di lavorare  tutti per andare incontro agli altri.

Nonostante le tante tribolazioni che ha vissuto, nessuno potrà mai separarlo dall’amore di Dio, oggi lo affidiamo alle braccia del Signore che lo giudicherà per le capacità che ha avuto di lasciarsi amare.
Il Signore, come sempre, sarà un giudice di amore, affetto e tenerezza e non potrà che amare questo suo figlio prediletto per il quale è giunto il tramonto troppo presto”.


L’ultimo saluto

Oggi pomeriggio al funerale erano presenti svariati cittadini, l’assessore Luigi Ricci, l’assessora Monica Roso, la presidentessa del consiglio comunale Eleonora Ciambellotti ed il consigliere di Campi a Sinistra Lorenzo Ballerini.

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