Nursind: "Il piano assunzioni per l'Ospedale di Prato è un fake"
Il segretario del sindacato autonomo degli infermieri chiedie alla Regione Toscana di aprire subito un tavolo di confronto sul personale.
E' un duro attacco quello lanciato dal sindacato autonomo degli infermieri in merito al piano assunzioni per l'Ospedale di Prato.
“Il piano delle assunzioni per il presidio ospedaliero di Prato è un fake: i numeri annunciati per infermieri e operatori socio sanitari non è sufficiente neanche a coprire il turn-over del personale”.
L'attacco sul piano assunzioni per l'Ospedale di Prato
L’accusa arriva da Roberto Cesario, segretario del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, per il territorio pratese, a pochi giorni dal piano occupazionale diffuso dall’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi.
“Nel piano si fa riferimento a 48 nuove assunzioni, ma solo 14 di queste sono riferite al comparto degli infermieri – sottolinea Cesario – mentre l’Ospedale di Prato soffre da anni di una cronica carenza di personale. Il rapporto infermiere-paziente a Prato tocca la soglia di 1 a 14 nei reparti di medicina e chirurgia: quasi il doppio rispetto agli standard di sicurezza, secondo i quali l’ideale sarebbe un infermiere per 8 pazienti”.
La situazione al Pronto soccorso
Una situazione particolarmente critica al Pronto Soccorso
“Ha una media di 300 accessi al giorno, con punte oltre i 350 – denuncia il segretario Nursind – costringendo il personale a lavorare in condizioni di grave stress per fronteggiare le quali è necessario fare appello a una grande dose di competenza e senso di responsabilità”.
Ma non basta:
“per poter garantire alti livelli di assistenza – dichiara Cesario – i lavoratori devono essere messi in condizione di operare in piena sicurezza ed efficienza: le assunzioni promesse non bastano neanche a sostituire coloro che andranno in pensione”.
Le richieste alla Regione
“Il piano annunciato dai vertici aziendali – attacca Cesario – ha tutta l’aria di una trovata estemporanea per gettare fumo negli occhi su un tema delicato e annoso. Oggi come in passato come Nursind siamo impegnati nella difesa di un servizio sanitario pubblico e universale: se l’amministrazione vuole davvero assicurare i nuovi Livelli essenziali di assistenza, non può prescindere da nuove assunzioni.
Chiediamo alla Regione Toscana di aprire subito un tavolo di confronto sul personale - conclude Roberto Cesario del Nursind – per garantire un servizio di alta qualità e in sicurezza ai pazienti”.
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