Le nuove linee guida della Prefettura di Firenze alla luce dell'ultimo Dpcm
Riunione in Prefettura, a Firenze, per approntare le linee guida per l'incremento dei controlli sul territorio per contenere il contagio da Covid-19: le riunioni andranno avanti.
Nuova riunione, online, da parte della Prefettura di Firenze per mettere a punto la strategia per ampliare i controlli da parte delle Forze dell'Ordine sul territorio alla luce del nuovo Dpcm emesso lo scorso 18 ottobre.
L'esito della riunione in Prefettura a Firenze
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa diffuso dalla Prefettura di Firenze sulla riunione che si è tenuta oggi, via online, alla luce del nuovo Dpcm del 18 ottobre scorso.
Quest’oggi si è riunito il Comitato metropolitano, co-presieduto dal Prefetto di Firenze Laura Lega e dal Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella. Hanno partecipato, in videoconferenza, i Sindaci dell’area metropolitana, il Questore Filippo Santarelli, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Antonio Petti, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Nieddu, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Gennaro Tornatore e il Direttore Generale dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese.
Definita una strategia condivisa che, nel quadro della positiva sinergia istituzionale in atto sul territorio, agevoli l’adozione delle misure efficaci a contrastare l’incremento dei contagi, anche alla luce delle nuove disposizioni introdotte dal DPCM del 18 ottobre. È stata concordata la costituzione di un tavolo di coordinamento composto da Prefettura, Città Metropolitana, Forze di Polizia e ASL per garantire un permanente monitoraggio della situazione sanitaria di ogni territorio. L’Azienda Sanitaria si è impegnata a fornire ai Sindaci informazioni puntuali sul trend di crescita dei contagi nell’area fiorentina, garantendo una puntuale zonizzazione dei dati che possa agevolare l’adozione dei più adeguati e proporzionati provvedimenti di contrasto.
I Sindaci, anche sulla base dei dati epidemiologici, porteranno le loro richieste in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, indicando le aree cittadine maggiormente a rischio di assembramento; l’organo collegiale provvederà a esaminare tempestivamente le proposte, così da modulare la capacità di risposta in relazione ai bisogni della specifica realtà e alle risorse effettivamente disponibili.