Pedopornografia

Un 57enne di Lucca custodiva oltre 10mila foto pornografiche di bambini

Preoccupanti i dati in Toscana. Dall’inizio del 2023 il Centro operativo della Polizia Postale per la “Toscana” ha denunciato 21 persone, effettuato 3 arresti e 8 perquisizioni

Un 57enne di Lucca custodiva oltre 10mila foto pornografiche di bambini
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Ben 10.000 immagini e 78 video a carattere pedopornografico. Li custodiva all'interno del suo pc un 57enne, italiano, residente nella provincia di Lucca.

L'attività di polizia giudiziaria è nata da una segnalazione proveniente dal National Center for Missing Exploited Children (Ncmec), un'organizzazione non governativa statunitense. L'indagine è nata dalla diffusione sulla rete internet di file dai contenuti pedopornografici attraverso un servizio online di conservazione di immagini che consente la ricerca nel web di immagini simili.

Nel computer dell'uomo c'era materiale con la presenza anche di bambini infanti o in età prepuberale. Così la Polizia Postale di Lucca ha proceduto all'arresto in flagranza di reato dell'uomo, che su disposizione del pm di turno d'urgenza, è stato ristretto presso la casa circondariale di Prato.

Gli investigatori della Sezione Operativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Lucca, sono staticoordinati dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Firenze.

I dati in Toscana

l Centro operativo della Polizia Postale per la “Toscana”, nel corso del 2022, ha denunciato 101 persone per reati connessi allo sfruttamento sessuale dei minori online, ha effettuato 15 arresti e 90 perquisizioni su tutto il territorio regionale, registrando, rispetto agli anni precedenti un sostanziale aumento dei casi inerenti alla pedopornografia e all’adescamento online, relativamente a tutti gli indici rilevati (arresti, attività di perquisizione e persone denunciate).

Dall’inizio del 2023, infine, il Centro operativo della Polizia Postale per la “Toscana” ha denunciato 21 persone, effettuato 3 arresti e 8 perquisizioni in ambito regionale, per reati connessi allo sfruttamento in rete di minori.

Tra le numerose attività di polizia giudiziaria, nello scorso mese di dicembre 2022 è stata eseguita un’operazione di particolare rilievo, denominata “DICTUM”, scaturita da una segnalazione pervenuta nell’ambito dell’attività di cooperazione internazionale che, complessivamente, ha consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 31 persone, tutte residenti in Toscana, che all’interno di un noto servizio estero di cloud storage si procuravano e condividevano immagini e video realizzati utilizzando minori degli anni diciotto.

Cinque di questi indagati sono stati arrestati in flagranza di reato, durante l’esecuzione delle attività di perquisizione disposte a loro carico dalla Procura della Repubblica di Firenze, perché trovati in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.

Il caso di Cremona

Un 40enne di Cremona è finito agli arresti domiciliari con le accuse di produzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con una 12enne. L'uomo, dopo averla adescata in chat, era prima riuscito a farsi mandare foto e video pedopornografici, per poi avere con lei cinque rapporti sessuali. Insomma, l'ennesima storia triste come hanno raccontato i colleghi di NewsPrima. Nel caso cremonese, l'uomo, dopo averla adescata in chat, era prima riuscito a farsi mandare foto e video pedopornografici, per poi avere con lei cinque rapporti sessuali. Adesso l'uomo  è agli arresti domiciliari.

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