Musica troppo alta di notte, il parroco infastidito risponde sunando le campane
Opinione pubblica divisa sul gesto
Parroco infastidito dalla musica ad alto volume di un locale, suona le campane per protesta.
Una tranquilla notte d’estate ad Antella, una piccola frazione di Bagno a Ripoli si è improvvisamente movimentata. Il motivo? La protesta, inusuale del locale parroco, don Moreno, contro la musica troppo alta di un locale situato vicino alla chiesa.
Il prete non ha esitato a far suonare le campane di notte per oltre cinque minuti, fino a quando la musica che proveniva dal vicino Bangeran, il locale pubblico che era stato concesso dal titolare per una festa di compleanno privata, non ha spento la musica.
“Erano ore che la musica era altissima. E non è la prima volta che accade - ha detto il parroco - nessuno è contro il locale, le feste e la musica, ma ci vuole rispetto e buon senso. Ieri notte si è davvero passato i limiti. La comunità ha diritto di riposare in pace”.
Il titolare del locale, che lo aveva ceduto per una festa privata, si è scusato dicendo: “Avevo offerto il locale per una festa di compleanno. Ho avuto tutti i permessi dal Comune. Mi ero accordato per una serata di musica senza eccessi. Alle 23:30 sono intervenuto arrabbiato e gli ho fatto spegnere tutto”.
Questi i fatti, da cui però, si è innescata una bella polemica social tra chi difende il locale, dicendo che i permessi c’erano e non era ancora mezzanotte, ora alla quale di solito si spegne tutto nelle feste pubbliche e chi difende, invece il parroco.
C’è anche una terza fazione che sottolinea un dato di fatto innegabile dicendo: “Vero che la musica di notte dà fastidio a chi deve dormire, ma anche le campane che suonano alle 7.45 la domenica mattina non aiutano certo a riposare”. Chissà cosa ne penserà, di quest’ultima osservazione, don Moreno, forse risponderà con una bella scampanata.