Minacce, botte e controlli ossessivi alla compagna: in carcere 38enne
L'uomo le controllava le conversazioni del telefono cellulare e ispezionava anche le parti intime per cercare tracce di rapporti sessuali
Non era più gelosia, era ossessione. Controllava la compagna al lavoro e ogni giorno la obbligava a mostrargli il telefono cellulare per verificare che non ci fossero conversazioni "sospette". Addirittura, con una certa insistenza, si metteva a ispezionare le sue parti intime per esaminare ogni dettaglio che potesse essere la traccia di un rapporto sessuale con altri uomini.
Due costole rotte e la svolta
Era ormai diventato un incubo al quale la donna, pistoiese di 45 anni, sottostava da tempo. Purtroppo non si fermava lì, c'era altro. La situazione era infatti degenerata ed era venuta alla luce lo scorso 30 giugno, quando si era recata al pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo di Pistoia per ricevere cure mediche a fronte di numerose ferite alla testa e al busto. Una condizione che metteva in luce i segni di una grave aggressione con una diagnosi di "patite lesioni, con infrazione di due costole e varie tumefazioni" e prognosi di trenta giorni salvo complicazioni.
Da lì era scattato l'allarme e si era attivato il sistema del “protocollo rosa”, in base al quale il personale della Squadra Mobile della questura di Pistoia, era stato informato del fatto e in tempo reale, raggiungendo il reparto ospedaliero in cui si trovava la vittima per acquisire la sua testimonianza, erano stati raccolti gli elementi essenziali della vicenda oltre ad assicurarsi che venisse collocata in una casa famiglia al sicuro.
Minacce e percosse abituali
Informata l'autorità giudiziaria competente e ricevuta la delega dell'indagine, le attività di accertamento si erano intensificate finalizzate alla raccolta di idonei elementi di prova. Erano stati interrogati familiari della vittima e colleghi di lavoro. Dalla ricostruzione degli eventi era quindi emerso che il compagno, 38enne di origine albanese residente da tempo in provincia di Pistoia, con condotte reiterate nel tempo e ormai abituali, aveva minacciato, offeso e percosso la compagna, sottoponendola inoltre a continui e ossessivi controlli al lavoro, sul telefono e nelle parti intime.
Una serie di gravi responsabilità che hanno fatto scattare l'arresto dell'uomo per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e reato continuato. Ottenuta la conferma della custodia cautelare dal GIP, gli agenti della squadra mobile della questura di Pistoia, su ordine della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.