Martina Rossi morì per sfuggire allo stupro, scarcerati i due aretini condannati. Il padre: "Rattristato per la pena"

Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha deciso per la scarcerazione di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due aretini condannati in Cassazione a tre anni per il tentato stupro di Martina Rossi, la studentessa ventenne precipitata dal sesto piano di un albergo a Palma de Mallorca nell’agosto 2011 nel tentativo di fuggire dalla loro aggressione. Ai due è stato concesso l’affidamento ai servizi sociali, accettando l'istanza presentata dalla difesa.

I due saranno liberi nel 2025

Questa misura sostituisce la precedente del regime di semilibertà - con rientro in carcere ogni sera - alla quale entrambi gli aretini erano sottoposti dall'ottobre del 2022. Per Albertoni la decisione è arrivata pochi giorni fa, mentre Vanneschi aveva già lasciato il carcere di Arezzo a luglio.

Entrambi dovranno rispettare una serie di prescrizioni tra le quali l’attività di volontariato nel loro paese, Castiglion Fibocchi, in provincia di Arezzo. I due dovranno impegnarsi nei servizi per un'associazione e non potranno uscire di casa durante la notte, rispettando queste regole fino all'ottobre del 2025, quando saranno nuovamente in libertà. 

"Rattristato per la pena"

"La notizia, al di là che me l'ha data la stampa e io non ho parlato con nessuno, mi ha rattristato per la pena pagata fino adesso. Parliamo di aver aver ucciso una persona di vent'anni, portandola via ad un papà ed una mamma",  ha ammesso il padre di Martina Rossi, Bruno, intervistato dai microfoni di Italia7.

"Abbiamo cercato di trovare quella resistenza che solo la procura generale di sorveglianza può opporre", ha aggiunto sconsolato, dopo che invece la sentenza della Cassazione è stata ribaltata.