Maltempo in Toscana: alberi crollati, strade allagate e vento fortissimo
Ventidue sfollati in provincia di Lucca, raffiche di libeccio record alla Gorgona e sull'Appennino
Il maltempo continua a fare danni in Toscana, la notte tra giovedì 21 e venerdì 22 novembre è stata contrassegnata di diversi disagi.
Vento a velocità record
I disagi maggiori sono stati provocati da un forte vento di libeccio, con punte vicine ai 140 chilometri orari registrate alla Gorgona, 115 all'ora a Marina di Pisa, addirittura oltre i 200 chilometri all'ora sui crinali appenninici esposti.
Ventidue sfollati nel Lucchese
In provincia di Lucca, tra i tanti interventi dei Vigili del Fuoco se ne segnalano in particolare due, con le coperture di due condomini che sono state divelte, una nel comune di Montecarlo e l'altra in quello di Borgo a Mozzano. Evacuate 22 persone in totale. Sempre a causa del vento, nel comune di Altopascio è stato danneggiato il tetto della scuola primaria di Badia Pozzeveri, che è stata chiusa. Danni anche in Versilia: a Viareggio la sabbia è arrivata fino sulla Passeggiata.
Forti piogge in provincia di Prato
Nel pratese, i problemi maggiori sono segnalati ancora una volta a Figline, dove già nella tarda serata di giovedì 21 è stata chiusa via Cantagallo dall’abitato di Figline verso Schignano perché il torrente Bardena ha tracimato e c’erano detriti sulla carreggiata.
Allagamenti nel pistoiese
La Protezione civile è intervenuta nella notte per alcuni allagamenti e alberi caduti in provincia di Pistoia. "Continuano le raffiche di vento a 150 chilometri sui rilievi, fino a 90 chilometri registrati a Pistoia e a Marina di Pisa, che proseguiranno anche nelle prossime ore", scrive il presidente Giani sui social.
Problemi anche in Casentino
In provincia di Arezzo, i vigili del fuoco di Arezzo sono a loro volta intervenuti per numerosi interventi dovuti al maltempo. A causa del forte vento che ha colpito la provincia sono stati circa 25 interventi effettuati per rimozione di alberi caduti sulla sede stradale o pericolanti. Le zone più colpite sono state quelle del Casentino fra Poppi e Pratovecchio.